Sardegna: potrebbe essere la prima regione a tornare gialla

La Sardegna si avvicina sempre più ad essere la prima regione italiana a tornare in zona gialla. Questo perché la Sardegna ha superato due dei tre nuovi parametri.

In base alle decisioni prese dalla cabina di regia, si resta in zona bianca se si registrano meno di 50 contagi settimanali ogni 100mila abitanti. In caso di contagi settimanali tra 50 e 150 ogni 100mila abitanti per restare in zona bianca è necessario che il tasso di occupazione delle terapie intensive non superi il 10% o che il tasso di occupazione dei reparti ospedalieri non superi il 15%.

Se i due parametri sono entrambi superati si passa in fascia gialla. Scatta la zona gialla anche se i casi settimanali superano i 150 settimanali ogni 100mila abitanti; ma il tasso di occupazione delle rianimazioni non supera il 20% oppure quello dei reparti ordinari non supera il 30%. Scatta l’arancione se entrambi i parametri sono superati. 

Secondo quanto dice il bollettino quotidiano di Agenas, l’Agenzia Nazionale per i servizi sanitari, i posti letto occupati nella regione sono solo il 10% invece del 15%. Questo però è l’unico parametro che permette alla Sardegna di restare in zona bianca, per il momento. Anche l’incidenza dei casi è abbondantemente oltre i 50 casi ogni 100mila abitanti.

Oggi martedì 3 agosto si registrano 210 casi confermati, Il tasso di positività è dunque del 7,5%. Nel nuovo aggiornamento viene segnalata anche una vittima: si tratta di una donna di 90 anni, residente nella Provincia Sud Sardegna.

A Cagliari, dove ci sono due Covid Hospital,  ovvero il Santissima Trinità e l’Ospedale Binaghi, sono stati riaperti i secondi reparti di terapia intensiva di entrambi gli ospedali. Il totale dei ricoverati in terapia intensiva in Sardegna sono 19 e altri 77 pazienti si trovano nei reparti di area medica. 

Dagli Assessori della Sanità Mario Nieddu e del Turismo Gianni Chessa arrivano parole di rassicurazione: “la Sardegna è ben al di sotto dei limiti che potrebbero comportare un cambio di classificazione; condizione che richiede un superamento contemporaneo dei numeri dei ricoveri in terapia intensiva, di quelli in degenza ordinaria; nonché del numero di contagi settimanali ogni 100mila abitanti. Occorre la massima attenzione, ma non siamo a rischio” ha dichiarato Nieddu. “Siamo alla soglia dei 2 milioni di dosi somministrate e ogni giorno ci avviciniamo sempre più ai massimi livelli di immunizzazione che garantiranno sicurezza e serenità ai nostri cittadini e ai turisti” ha concluso l’Assessore Mario Nieddu.

La stagione turistica prosegue con ottime condizioni e ottimi numeri e andrà avanti senza problemi con la collaborazione e la massima attenzione di tutti. Abbiamo moltiplicato gli sforzi, prosegue, per garantire le condizioni ottimali e i risultati, in termini di numeri, lo confermano. Vogliamo lanciare un messaggio di serenità e di fiducia, conclude Chessa: la Sardegna attende i turisti e garantisce a tutti i più alti livelli di sicurezza, in quella che vogliamo sia la stagione del rilancio e della ripresa” le parole dell’assessore del Turismo Gianni Chessa.

 

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