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Sbarco selettivo: medici denunciati all’Ordine

Sono oltre 200 i medici che hanno denunciato i colleghi di Usmaf (Unità di Sanità marittima, aerea e di frontiera) dopo lo sbarco selettivo avvenuto a Catania. I medici si rivolgono a loro ricordando il codice deontologico.

La selezione dei naufraghi meritevoli – affermano – di uno sbarco in un porto sicuro si basa su criteri di tipo sanitario, ovvero sulla valutazione, da parte dei medici Usmaf, di condizioni di sufficiente vulnerabilità, tali da poter meritare lo sbarco. Non comprendiamo come l’aver passato mesi e anni in Libia subendo torture, stupri e violenze di ogni tipo e con le conseguenti importanti ripercussioni sulla salute fisica e mentale, e l’esser costretti a tentare la traversata del Mediterraneo su imbarcazioni precarie e in condizioni di sovraffollamento senza cibo e acqua per giorni, tali da determinare in molti casi la morte a bordo per asfissia, trauma da schiacciamento, ipotermia, fame e disidratazione, non possa determinare una condizione di sufficiente vulnerabilità ”.

Preso atto dei trattamenti in questione, i medici hanno affermato la loro volontà di segnalare alla Federazione nazionale Ordine medici chirurghi e odontoiatri tali professionisti che si sono prestati a misure discriminatorie e degradanti.

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