Scoperta intatta una stanza funeraria di 2000 anni fa – Tomba del Cerbero-

A Giugliano (NA), durante i lavori relativi all’alimentazione idrica dell’area Flegreo Domitiana, la dott.ssa Simona Formola, funzionario responsabile per il territorio della Sovrintendenza di Napoli, ha avuto l’intuizione di posizionare un saggio di scavo in corrispondenza di un area coltivata. Tale intuizione, ha portato alla scoperta di un’area che si è rivelata densa di sepolture, dall’età repubblicana a quella imperiale romana.

Ed è così che la cresta di un muro incerta, assai ben costruito, si è rivelata essere il fronte di una tomba a camera. L’ingresso era ancora sigillato con una lastra di tufo, la quale presentava una piccola feritoia al vertice, ben chiusa con pezzi di tegola (evidentemente per garantirne un successivo ingresso).

Rimossa la lastra, quel che si è aperto agli occhi del sovrintendente Mario Nuzzo (primo ad entrare nel sito), è l’incorrotto passato di 2000 anni fa. Un emozionante privilegio si è aperto davanti agli occhi dei funzionari della Sovrintendenza:  soffitto le pareti ancora affrescate con scene mitologiche, Ittiocentauri che sorreggono un clipeo, festoni che girano tutt’intorno.

Un cane a tre teste ha dato il nome al sito, “Tomba del Cerbero”, dove vasi per libagioni e inumati ancora deposti sui letti funebri con ricco corredo completano il quadro di questa scoperta senza precedenti.

Un’altra sensazionale scoperta che premia il lavoro dei funzionari del Ministero dei Beni Culturali, che testimonia come anche il semplice completamento di un impianto idrico, possa svelare tesori celati per millenni nel sottosuolo del nostro Paese.

foto le pitture della Tomba del Cerbero – Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per l’Area Metropolitana di Napoli

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