Scuola, al via i concorsi con le nuove modalità previste dal PNRR

Sono stati pubblicati questa mattina, sul sito del Ministero dell’Istruzione, i bandi per i nuovi concorsi. Obiettivo è l’assunzione in ruolo di oltre 30mila docenti delle scuole di ogni ordine e grado.

Questi nuovi concorsi prevedono la copertura di 9.641 posti nella Scuola primaria e dell’infanzia e di 20.575 posti in quella secondaria di primo e di secondo grado. Potrebbero però esserci ulteriori 14mila posti, che il Mim potrebbe presto ufficializzare. “Questi nuovi bandi e le future assunzioni confermano il nostro convinto proposito, nel quadro degli impegni assunti in sede europea con il Pnrr, di valorizzare il ruolo dei docenti”, dichiara il Ministro Valditara.

In particolare, secondo le regole del periodo transitorio del Pnrr, ai concorsi per la Scuola secondaria sono ammessi anche i candidati che, insieme al titolo di studio di accesso alla classe di concorso richiesta, nei 5 anni precedenti abbiano svolto almeno 3 anni scolastici di servizio nelle istituzioni scolastiche statali (di cui almeno 1 nella specifica classe di concorso per cui si concorre) oppure abbiano già conseguito, entro il 31 ottobre 2022, i 24 CFU/CFA quale requisito del previgente ordinamento.

Come di consueto due le prove da sostenere. La prima, quella scritta, in modalità “computer based” in 100 minuti. Saranno 50 i quesiti a risposta multipla sulle conoscenze e competenze del candidato in ambito pedagogico, psicopedagogico e didattico-metodologico. Nel test saranno comprese anche domande volte ad accertare la conoscenza della lingua inglese e le competenze digitali. La prova orale invece mirerà ad accertare il grado di conoscenza del candidato nella disciplina per la quale partecipa. Oggetto di verifica anche le competenze didattiche generali, la capacità di progettazione, l’uso delle tecnologie e dei dispositivi elettronici multimediali.

È stata inoltre introdotta, come prova, una lezione simulata, per valorizzare, nella selezione, la verifica delle effettive capacità didattiche dei candidati.

(Foto da Pixabay)

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