Se Israele attacca, Iran minaccia i siti nucleari

Il Ministro degli Esteri iraniano Hossein Amir-Abdollahian in Consiglio di Sicurezza ONU ha dichiarato che – “In caso di ulteriori attacchi da parte del regime israeliano, l’Iran non esiterebbe neanche un attimo ad una risposta che gli faccia rimpiangere le sue azioni“.

Il Ministro ha avvertito che – “Nessuno Stato membro sarebbe rimasto zitto dopo l’attacco ad una sua ambasciata, simbolo della propria sovranità. L’attacco di sabato notte dell’Iran è stato necessario, non avevamo altra opzione, ed è stato in risposta all’attacco israeliano“.

L’Iran minaccia di attaccare i siti nucleari israeliani in caso di “aggressione” da parte dello Stato ebraico. Lo annunciano i pasdaran, secondo quanto riferisce la Tass. “Teheran riconsidererà la sua politica nucleare se Israele minaccerà gli impianti nucleari iraniani“. E’ quanto afferma il Corpo delle Guardie della Rivoluzione islamica,

Secondo il NyT funzionari israeliani hanno mal calcolato la gravità della risposta iraniana all’attacco del primo aprile al consolato di Teheran a Damasco – scrive il New York Times – in cui sono rimasti uccisi diversi comandanti delle Guardie della Rivoluzione islamica.

Gli israeliani hanno fatto male i calcoli, pensando che l’Iran non avrebbe reagito con forza – riporta il giornale che afferma che i funzionari USA si sono arrabbiati per essere stati informati solo pochi minuti prima dell’attacco a Damasco, mentre due fonti israeliane hanno dichiarato al Nyt che i piani sono iniziati due mesi prima.

Il giornale afferma di aver visionato i documenti interni della difesa che delineavano le potenziali risposte di Teheran, e nessuno di essi prevedeva un attacco della portata vista lo scorso fine settimana, quando Teheran ha sparato oltre 300 missili balistici e droni contro Israele. Secondo il rapporto, inizialmente l’intelligence israeliana si aspettava che l’Iran lanciasse un massimo di 10 missili contro Israele. La settimana scorsa hanno aumentato la stima a 60-70 missili terra-terra, si legge nel rapporto, sottolineando che anche questa si è rivelata una valutazione errata.

Intanto secondo quanto rivelato da una fonte USA all’emittente Abc, è improbabile che Israele attacchi l’Iran prima della fine della Pasqua ebraica che comincia lunedì 22 aprile e termina il 29. La stessa fonte ha tuttavia aggiunto che “tutto può sempre cambiare“.

Poi ha sottolineato che i Comandanti dei Pasdaran e l’altra leadership iraniana sono ancora in una situazione di allarme elevato, con alcuni nascosti in case sicure e strutture sotterranee.

 

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Redazione

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