Seconda dose con AstraZeneca. Le raccomandazioni del Ministero della Salute

Per chi ha già fatto il vaccino AstraZeneca, la seconda dose potrà essere effettuata sempre con lo stesso prodotto. Dopo le valutazioni dell’Ema,  nella circolare con cui il Ministero della Salute aggiorna le raccomandazioni sul vaccino di Oxford, l’ uso è ora preferenziale negli over 60 del nostro Paese.

Nella circolare si legge: “Ribadendo che il vaccino Vaxzevria è approvato a partire dai 18 anni di età, sulla base delle attuali evidenze, tenuto conto del basso rischio di reazioni avverse di tipo tromboembolico a fronte della elevata mortalità da Covid-19 nelle fasce di età più avanzate, si rappresenta che è raccomandato un suo uso preferenziale nelle persone di età superiore ai 60 anni”. Nel documento, firmato dal Direttore generale Prevenzione Gianni Rezza, si conferma anche che, “in virtù dei dati ad oggi disponibili, chi ha già ricevuto una prima dose del vaccino Vaxzevria può completare il ciclo vaccinale col medesimo vaccino”.

Come cambia il piano vaccinale in Italia

Dopo le valutazioni di Ema che ha ritenuto possibile un legame fra il vaccino AstraZeneca e casi molto rari di trombosi e la raccomandazione di somministrarlo agli over 60, cambia quindi il piano vaccinale in Italia.

Il professor Franco Locatelli, coordinatore del Cts e Presidente del Consiglio superiore di sanità, ha dichiarato: “La posizione decisa dal Ministro Speranza dopo un confronto è quella di raccomandare un uso preferenziale nei soggetti oltre i 60 anni di età. Al momento non ci sono elementi per non considerare la somministrazione di AstraZeneca in chi ha ricevuto la prima dose di questo vaccino”.


Prosegue Locatelli: “La valutazione fatta dal comitato di farmacovigilanza dell’Ema è che il nesso di causalità, per quanto non dimostrato definitivamente, è stato dichiarato plausibile. Il meccanismo che sottende allo sviluppo di questi fenomeni oggi non è definitivamente chiarito. Ci sono ipotesi che fanno pensare a reazioni del sistema immunitario. Questi fenomeni sono molto rari, gli eventi osservati sono stati superiori all’aspettato fino all’età di 60 anni ma inferiori all’atteso nei soggetti sopra i 60 anni di età. La maggior parte di questi eventi trombotici si è avuta nei primi 14 giorni dopo la somministrazione di vaccino e si è osservata solo dopo la prima somministrazione. Il numero delle seconde dosi somministrato è troppo limitato per arrivare a conclusioni definitive”.

Il piano vaccinale dunque andrà rimodulato, ma verrà fatto in modo da non subire rallentamenti. Il commissario Francesco Paolo Figliuolo afferma: “la raccomandazione su AstraZeneca non avrà impatto sul piano vaccinale. Da oggi le dosi del vaccino anglo-svedese andranno alla fascia tra i 60 e i 79 anni”.

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