Una risultato negativo per la nazionale allenata da Crowley era nelle previsioni contro la formazione favorita per la vittoria nell’edizione 2022 e reduce da un successo lo scorso novembre contro gli All Blacks, che ha fatto suo per l’ennesima volta il Trofeo Garibaldi. Non era certo lo Stade de France, oggi, la sede ideale per coltivare sogni di gloria. Considerazioni che non attenuano la delusione di chi ama il rugby.
Gli azzurri della Nazionale italiana di rugby, in campo nell’impegnativo Stade de France, hanno evitato di essere travolti e il punteggio ha assunto livelli pesanti solo nel finale: il secondo tempo resta il tallone d’Achille di una squadra ‘corta’ rispetto alle Nazionali più forti.
In evidenza il primato del debuttante Tommaso Menoncello, diventato a 19 anni il giocatore più giovane nella storia del Sei Nazioni ad aver segnato una meta. L’Italia comincia bene la sua partita, pur costretta a difendersi troppo spesso, ma senza tralasciare le occasioni di andare a meta, come al 16′. Su calcio a seguire, Ruzza raccoglie e sfonda, Garbisi inventa un per Menoncello che schiaccia in meta, con la convalida dal TMO. Garbisi trasforma dall’angolo per il 7-3. Un vantaggio che dura nemmeno 10′, perchè Varney ‘regala’ l’ovale a Jelonch che vola in meta, ma gli azzurri rimontano subito con un penalty di Garbisi.
Dal 10-8 della mezz’ora ai arriva all’intervallo sul 10-10 per i transalpini, frutto di una calcio di Jaminet e una meta in tuffo di Villiere proprio allo scadere trasformata dall’estremo. Al rientro in campo la Francia alza il ritmo e comincia a pressare duramente i nostri Azzurri.
L’Italia non si arrende, i neo-entrati costruiscono una buona fase di avanzamento, vanificata però sempre dall’ottima difesa francese. Negli ultimi tre minuti la Francia sfonda altre due volte, con Penaud e ancora Villiere per i 37-10 finale.
La Francia conquista vittoria e bonus e all’Italia non testa che guardare già alla sfida con l’Inghilterra di sabato prossimo all’Olimpico.