New York: aumentano crimini, violenze e delitti

Notte di violenze e sangue nel noto quartiere di Harlem, a New York. Secondo la Polizia ci sarebbe stata un’imboscata tesa ad un poliziotto di 22 anni che è rimasto ucciso mentre un secondo è rimasto a terra colpito gravemente.

Non è l’unico episodio di questa settimana perché sarebbe il terzo scontro a fuoco che ha coinvolto i poliziotti newyorchesi.

L’intervento della Polizia è avvenuto  dopo che una richiesta di soccorso giunta da una donna che denunciava un litigio con il figlio in un appartamento. Lo stesso giovane è stato a sua volta ucciso da un terzo agente.


Si tratta dell’ennesimo atto di violenza che da troppo tempo oramai si verificano nella Grande Mela e la lotta alla criminalità e agli atti di violenza in città, è certamente una delle principali sfide del nuovo Sindaco Eric Adams.

La quantità totale di crimini nella città americana è salita del 2.6%: sono, in particolare  i crimini di natura economica, soprattutto le rapine ad essere aumentati, forse per lo allo sconforto delle fasce più basse della società che stanno subendo i devastanti effetti della pandemia e della crescente povertà,

In aumento anche gli  l’hate crimes, crimini motivati da pregiudizi di razza, genere, religione o orientamento sessuale. Nei confronti degli asioamericani, in particolare, c’è stato un forte incremento d’odio a partire dall’inizio della pandemia. NYPD ha scritto che crimini razziali contro gli asiatici americani  è salita del 375% rispetto all’anno scorso, con ben 114 riportati dall’inizio dell’anno.

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