Shanghai

Shanghai: anziano portato in obitorio ma è vivo

Un ospite di una casa di riposo di Shanghai, in Cina, ha rischiato di essere portato in obitorio, in quanto considerato morto. A notare il terribile errore, in particolare, sono stati alcuni addetti al trasporto delle salme: durante il viaggio si sono resi conto che il paziente era effettivamente ancora vivo.

La vicenda ha scatenato accese polemiche sulla gestione dell’epidemia nella città cinese, arrivata alla quinta settimana di lockdown. “È omicidio” gridano gli utenti sui social.

A dare la notizia una testata di Hong Kong che pubblica il video che sta facendo il giro dei social cinesi. Su Twitter per primo è apparso il filmato in cui due uomini, vestiti con tute protettive, tirano fuori da un carro funebre un corpo chiuso dentro una sacca gialla. I due infermieri dell’obitorio insistono con un dipendente della struttura in cui l’anziano era ospite: “È vivo“. L’uomo controlla la presenza di segni vitali e richiude il sacco in mezzo alle proteste dei passanti che temono che il paziente possa soffocare. Quindi rientra, per parlare con altre due persone in tute bianche. Infine il paziente viene riportato all’interno dell’ospizio. 

 

La casa di cura si è scusata per l’accaduto, ma è scoppiata la polemica. Si tratta di una negligenza molto grave, condannata dagli abitanti di Shanghai sui social. I cittadini sono esasperati dalle restrizioni dovute al Covid e indignati per questo errore che poteva essere fatale.

Le autorità hanno aperto un’inchiesta, senza rivelare se il paziente nel sacco mortuario fosse stato contagiato dal Covid. Le sue condizioni “sono stabili“.

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