San Gennaro: e miracolo sia, dopo due giorni di attesa e di preghiere

Il prodigio della liquefazione del Sangue è avvenuto! C’era un grosso grumo al centro della teca, ma improvvisamente il sangue ha iniziato a sciogliersi. Viva San Gennaro!!!”, è l’annuncio ufficiale di Don Doriano.Il sangue del Santo, che ieri era rimasto solido, si è sciolto al secondo giorno di preghiera. «Alle ore 17.18 del 2 maggio, secondo giorno di preghiera – si legge sul sito della Diocesi -, “si è ripetuto il prodigio della Liquefazione del sangue di San Gennaro”.

Dopo due giorni di attesa e preghiere il miracolo si é ripetuto

C’era molta apprensione a Napoli e non solo, perché dopo due giorni non si era verificato nulla. E l’Abate della Cappella del Tesoro di San Gennaro, Vincenzo De Gregorio, aveva ufficializzato che il prodigio di San Gennaro non si era compiuto neppure questa volta. Lo aveva fatto, come prevede il rito, al termine della Celebrazione in ricordo della traslazione delle reliquie di San Gennaro, che si svolge tradizionalmente il sabato che precede la prima domenica di maggio. Accanto a lui , l’Arcivescovo di Napoli, Domenico Battaglia.

“Non cedere alla tentazione di voler leggere in esso buoni auspici o presagi nefasti per il nostro futuro”

Termina quindi l’ansiosa e preoccupata attesa dei fedeli, visto che la mancata liquefazione del sangue verificatasi a dicembre si era ripetuta anche ieri e stamattina. Il mancato scioglimento del sangue contenuto nella teca  viene da sempre interpretato come foriero di cattivi presagi e in molti oggi, sperano che il miracolo possa rappresentare un segnale anche contro il Covid.

Però ieri l’Arcivescovo Battaglia, nel corso dell’omelia , aveva invitato i fedeli a «non cedere alla tentazione di sostare sulla soglia della superficie, incuriositi dal prodigio, afferrati dalla brama di voler leggere in esso buoni auspici o presagi nefasti per il nostro futuro: il sangue, sia che si sciolga, sia che resti nella sua immodificata sacralità – aveva detto – ci rimanda al sangue di Cristo, nel cui mistero pasquale ancora ci troviamo e che ancora dà il senso alla grande e intensa icona del sangue che si scioglie»

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