“È finito un incubo” queste le prime parole di Simona Ventura dopo la sentenza del Tribunale di Milano che l’assolve dal reato di evasione fiscale.
Il processo durava da tre anni ed era relativo ad alcuni contratti sui diritti di immagine. La conduttrice aveva sempre spiegato di essersi “fidata” del lavoro dei suoi commercialisti. Il PM di Milano Silvia Bonardi aveva chiesto una condanna a 1 anno e 4 mesi in merito al periodo tra il 2012 e il 2015 e in relazione ad alcuni contratti sui diritti di immagine.
Simona Ventura, secondo l’ipotesi d’accusa, avrebbe fatto confluire parte dei suoi ricavi e addebitato parte dei suoi costi ad una società la Ventidue srl, mentre avrebbe dovuto inserire il tutto, sia entrate che uscite, nella sua dichiarazione dei redditi. Nel dettaglio, secondo l’accusa, la presentatrice avrebbe omesso di versare 500mila euro di contributi.
Ora arriva la sentenza del Tribunale che ha sentenziato “l’insussistenza di reato“. La stessa Simona Ventura ha voluto esprimere la sua felicità in un post Facebook. Nel suo profilo è comparso un post che dice: “Oggi è finito un incubo lungo 3 anni e mezzo. Essere accusata di ‘elusione fiscale‘ di ‘frode’, è stato duro da sentire e da incassare, anche perché, se ho una colpa, è stata quella di fidarmi totalmente delle persone che non lo meritavano affidando loro la mia vita.