Jannik Sinner vince il secondo titolo ATP in carriera dopo Sofia dello scorso novembre, aggiudicandosi al Melbourne Park la prima edizione del “Great Ocean Road Open”.
Stefano Travaglia, ascolano del 1991, ha tenuto testa per buona parte della gara a Sinner, ma l’altoatesino s’impone concludendo il match 7-6, 6-4.
E con questa vittoria timbra il suo nome sul 69° sigillo dell’albo d’oro del tennis azzurro a 33 anni di distanza dall’ultimo trionfo.
Guardiamo un attimo indietro per vedere come sono arrivati in finale questi due campioni: Sinner (n.36 del mondo) aveva battuto in oltre tre ore di gioco 7-6, 4-6, 7-6 il russo Karen Khachanov, seconda testa di serie del seeding; sabato era stata, invece, una giornata indimenticabile per Stefano Travaglia, che non si era mai spinto così in alto: il 29enne di Ascoli Piceno aveva liquidato 6-3, 6-4 il brasiliano Thiago Monteiro con una prestazione ottima.
La rimonta di Sinner
Nel primo set Jannik è in difficoltà, Travaglia risponde bene alle battute e con servizi e dritti, e infatti si assegna il primo break portandosi in vantaggio con 3-1.
Sinner non sembra in gran forma, am trova subito la forza di reagire e con un rovescio senza precedenti piazza il controbreak: 3-3. La partita torna in bilico e il tie-break è inevitabile: Jannik allunga sul 6-3 e al secondo dei quattro set-point chiude il parziale 7-4.
Il secondo set riparte al contrario del primo, questa volta è il marchigiano ad essere più in difficoltà: doppio fallo di Travaglia in avvio e rovescio in accelerazione sul nastro che regala il break all’avversario, compensato dall’immediato 1-1. È un match da matti: il marchigiano regala nuovamente il servizio a Sinner e spreca clamorosamente quattro palle break.
Sinner a questo punto non perde tempo e rimonta fino al 3-3 e subito dopo il sorpasso, gettando al vento poi la palla del 5-3 nel lunghissimo ottavo gioco. Sinner firma ancora un controbreak e confeziona il bis.
Grazie al successo di novembre contro Pospisil a Sofia, Jannik era diventato a 19 anni e 3 mesi il più giovane tennista italiano a vincere un titolo Atp: meglio di Connors, Federer, McEnroe, Lendl e il pionere Adriano Panatta, trionfatore al Pepsi-Cola Grand Prix di Senigallia.