New York è ancora sconvolta. Ieri alle 8:30 nella stazione della metropolitana 36th street, a Brooklyn, un uomo afroamericano ha aperto il fuoco ferendo 8 persone. Altre 8 si sono ferite nella calca. L’uomo indossava una maschera antigas e un gilet arancione. Le forze dell’ordine sono ancora sulle sue tracce.
Le ricerche si concentrano su Frank James, considerato “persona di interesse“. L’uomo – secondo la polizia – ha indirizzi in Wisconsin e a Philadelphia. Vengono offerti 50.000 dollari per informazioni che aiutino le indagini. “Non molleremo fino a quando non troveremo il responsabile”, ha detto ieri Joe Biden. Il Sindaco di New York, Eric Adams, ha ammesso un “malfunzionamento” del sistema delle telecamere della stazione della metropolitana dove è avvenuta la sparatoria.
Chi è Frank James? Invettive a raffiche via Youtube
Insulti razzisti nei confronti dei neri europei e degli americani. Ma anche delle donne, dei senzatetto e degli assistenti sociali. Con invettive rivolte al Sindaco di New York Eric Adams e interventi ironici rispetto alla guerra scatenata dalla Russia nei confronti dell’Ucraina. Questi i contenuti dei numerosi video diffusi per anni su YouTube da Frank James, l’uomo identificato dalla polizia di New York come persona di interesse in connessione con l’attacco alla metropolitana di Brooklyn di ieri.
In particolare, in un video del primo marzo denunciava la crescente violenza nelle metropolitane di New York. E a 12 minuti dall’inizio del filmato annunciava: “Volevo uccidere tutto quello che vedevo” e “avevo intenzione di uccidere tutto ciò che vedevo”. In un altro video, intitolato ‘The good ole days‘ (‘i bei vecchi tempi’) James ha pubblicato un filmato minaccioso nei confronti di un vagone della metropolitana affollato, che sembra essere stato ripreso prima delle restrizioni imposte per contenere la diffusione del coronavirus, dato che i passeggeri non indossavano mascherine.
In altri video della durata di un’ora, da ‘Domesticated averages’ (Medie domestiche) a ‘Sensible violence’ (Violenza sensata) Adams diffonde quelli che risultano come sproloqui accompagnati da un banner, una sveglia, e la scritta ”E’ troppo tardi’‘. Ma ”non andrò mai in prigione”, annuncia in un filmato l’uomo nato nel Bronx, come scrive lui stesso sui social media, e che avrebbe anche vissuto nel Wisconsin e a Philadelphia.