Sport al chiuso. Mascherine sportive, l’idea della ministra francese

Lo sport ha subito un forte impatto perché non può rispettare le distanze di sicurezza imposte dalla crisi. Con queste mascherine sportive, che stiamo per mettere a norma, speriamo di poter ristabilire questo equilibrio fra lo sport, essenziale per la salute dei francesi, e queste precauzioni che si devono prendere a causa della crisi“. Queste le parole della Ministra dello sport francese, Roxana Maracineanu che ha annunciato un progetto che consentirà la ripresa dell’attività sportiva nelle palestre e nei luoghi chiusi nonostante la pandemia.

Le palestre sono chiuse da ottobre e qualche giorno fa il Governo ha varato il divieto di qualsiasi attività sportiva che non fosse all’aperto. Ma dopo sette mesi di ricerche, se riceverà la certificazione necessaria, la mascherina sportiva sarà pronta a essere lanciata sul mercato.

Raphaël Dubi, responsabile dello sviluppo del nuovo prodotto da Décathlon, spiega che la difficoltà è avere un protezione efficace dal punto di vista sanitario ma abbastanza sottile da respirare e muoversi.

Alcune marche offrono già protezioni adatte alla pratica sportiva, senza che però ci sia una certificazione sanitaria e con scarso comfort per chi le indossa.

Le carattersitiche della mascherina per fare sport al chiuso

Con il ritmo respiratorio che si intensifica, respirare con la mascherina può diventare particolarmente fastidioso. «Abbiamo lavorato su una filtrazione con permeabilità. La mascherina deve anche essere comoda, con un supporto, in modo che rimanga sul viso quando ci si muove in sicurezza” afferma Raphaël Dubi.

Lo stesso problema vale per la traspirazione: quando le gocce di sudore penetrano nel tessuto possono ridurre il suo potere filtrante.

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