Strage di 200 migranti a Crotone. Si temono oltre 100 morti

Il maltempo non ferma le barche cariche di migranti che sfidano il mare nel disperato tentativo di raggiungere le coste italiane. Putroppo per una di queste imbarcazioni si è registrato un tragico naufragio a Cutro (Crotone). Non c’è ancora un numero attendibile delle persone che erano a bordo. Secondo alcuni superstiti sarebbero stati circa 180. Per altri molti di più, almeno 250. Al momento sono state recuperate 80 persone vive e sono stati trovati 45 cadaveri lungo il litorale di Steccato di Cutro ma si teme possano arrivare a 100. Tra le vittime, molti bambini e molte donne.  Le operazioni di ricerca proseguono.

Nella serata di ieri un velivolo Frontex in attività di pattugliamento ha avvistato un’imbarcazione che presumibilmente poteva essere coinvolta nel traffico di migranti, a circa 40 miglia dalle coste crotonesi.

Immediatamente veniva attivato il dispositivo operante sul mare per l’intercetto dell’imbarcazione, in particolare la vedetta V.5006 della Sezione Operativa Navale GDF di Crotone e il Pattugliatore Veloce P.V. 6 “Barbarisi” del Gruppo Aeronavale GDF Taranto, nonostante le proibitive condizioni del mare che questa notte insistevano lungo le coste.
Le Unità del Corpo, nonostante gli sforzi operati per raggiungere il target, considerate le difficili condizioni meteomarine e l’impossibilità di proseguire ulteriormente in sicurezza, facevano rientro agli ormeggi di base. Veniva così attivato il dispositivo di ricerca a terra, lungo le direttrici di probabile sbarco, coinvolgendo anche le altre FF.PP. nelle ricerche lungo la costa.

Successivamente, le pattuglie e i soccorsi nel frattempo giunti sul posto, non potevano far altro che constatare lo spiaggiamento dell’unità ormai completamente smembrata.

Le vittime del naufragio provenivano da Iraq, Iran, Afghanistan e Siri L’imbarcazione era partita 4 giorni fa da Izmir, in Turchia.

(Foto Ufficio Stampa Comando Generale GdF)

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