Strage Samarate, uccise moglie e figlia a martellate: condannato all’ergastolo

Per la strage di Samarate i giudici della corte d’Assise di Busto Arsizio (Varese) hanno condannato all’ergastolo Alessandro Maja accusato del duplice omicidio della moglie Stefania e della figlia Giulia e del tentato omicidio del figlio Nicoló, 23 anni, che porta ancora i segni dell’aggressione.


I giudici hanno ritenuto le aggravanti prevalenti rispetto alle attenuanti e hanno stabilito anche l’isolamento diurno per 18 mesi e l’interdizione dai pubblici uffici per l’uomo che la notte tra il 3 il 4 maggio 2022 ha infierito, a colpi di martello, contro la sua famiglia. I giudici, ha spiegato l’avvocato di parte civile Stefano Bettinelli, “hanno anche stabilito una provvisionale di circa 200mila euro per ogni parente delle vittime e il danno biologico per il figlio di 900mila euro”. Le motivazioni saranno rese note tra 60 giorni.

“La corte ha fatto una sentenza giusta, equa. La perizia psichiatrica fatta in istruttoria ha confermato la capacità di intendere e volere dell’imputato, non lasciando dubbi. Tutti i familiari presenti, Nicoló, il nonno e lo zio sono molto provati. Nessuna sentenza, per quanto idonea, può restituire quello che si è perso: la ferita creata nel loro cuore rimarrà perenne”, ha detto il legale Bettinelli dopo la sentenza.

(foto di Pixabay)

Autore:

Redazione

Per informazioni scrivere a: info@tfnews.it