Tornano gli scritti agli esami di maturità, ma gli studenti non ci stanno. La Rete degli Studenti Medi è sul piede di guerra. Infatti è in programma per venerdì prossimo la mobilitazione nazionale contro l’esame di Stato annunciato dal Ministro dell’Istruzione.
“ Il Mi non ha ascoltato le richieste della comunità studentesca. Da qualche mese, infatti, le associazioni degli studenti chiedevano un esame che fosse incentrato sulle singolarità dello studente, eliminando gli scritti e inserendo una tesina”, in modo da tener conto delle difficoltà enormi nella didattica e nell’apprendimento degli ultimi tre anni. “Siamo sconcertati. E’ un esame senza senso”, afferma Tommaso Biancuzzi, coordinatore nazionale.
“Il ministero – prosegue – non convoca le associazioni studentesche da mesi. Ci aspettavamo, però, che venissero comunque prese in considerazione le nostre proposte e le richieste di una comunità larga e responsabile. Non siamo dei nullafacenti, ma abbiamo seri dubbi che il nostro percorso formativo sia valutabile” in questa modalità. Vorremmo che ci si concentrasse sul percorso personale di ogni ragazzo, non sulle capacità acritiche. Gli scritti, specialmente la seconda prova, mettono in difficoltà chi ha vissuto la scuola a singhiozzi come negli ultimi tre anni”.