A Mariupol, vince il caos mediatico

Continua la bagarre mediatica sulla propaganda di guerra per la quale nessuno dei contendenti in campo si annuncia battuto o in difficoltà e alla fine sembra che siano tutti vincitori generando un caos nell’informazione che serve a coprire  le falle dell’impianto bellico di ciascuno.

Così in un video Presidente Putin oggi ha inneggiato alla vittoria della Russia per la conquista della città di Mariupol e si congratula  con il suo Ministro della Difesa per aver distrutto la città simbolo del nazismo ucraino e al tempo stesso ordina di bloccare l’assalto all’acciaieria Azovstal, giudicandolo un  inutile rischio per i suoi soldati, dal momento che la città è, ormai, in mano all’esercito russo.

Tuttavia, sis il Governo di Kiev che il Presidente degli Stati Uniti Biden non confermano  le parole di Putin.

Biden ha detto, infatti, nell’ultima conferenza stampa di poche ore fa,  che agli USA non risulterebbe che Mariupol sia caduta nelle mani dei russi.

Il Sindaco di Mariupol in un video ha affermato che la città è praticamente rasa al suolo e vi sarebbero più di 20.000 morti a causa delle esecuzioni capitali da parte dei militari russi e a causa dei bombardamenti indiscriminati sulla città.

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