Il Sudan è nel caos: dichiarato lo stato di emergenza. Dopo il colpo di Stato di ieri con l’arresto del Primo Ministro Abdalla Hamdok, questa notte i sudanesi contrari si sono riversati nelle strade a Khartum, la capitale. In decine hanno detto no ai rastrellamenti dei leader civili e, soprattutto, al rischio che il Paese possa tornare al regime militare.
Scontri si sono verificati a ridosso del discorso del Generale Abdel Fattah al-Burhan. Il Ministero dell’Informazioni ha confermato che i soldati hanno “sparato proiettili veri sui manifestanti che rifiutavano il colpo di stato militare fuori dal quartier generale dell’esercito“.
Tre manifestanti sono stati uccisi e circa 80 feriti quando i soldati hanno aperto il fuoco. Questo secondo il Comitato centrale indipendente dei medici del Sudan. I sostenitori del governo civile sventolavano bandiere ed erigevano barricate con pietre e pneumatici, dando loro fuoco.