L’Ecdc (Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie), ha segnalato che: “La variante Omicron di Sars-CoV-2 si sta attualmente diffondendo con una velocità e un’intensità senza precedenti in tutta l’Ue/Spazio economico europeo, con tassi di infezione complessivamente segnalati 3 volte superiori al picco più alto registrato finora durante la pandemia di Covid-19”.
L’ente europeo chiarisce: “Il numero molto elevato di persone con l’infezione sta esercitando una pressione significativa in molti Paesi europei a causa di una combinazione di aumento dei ricoveri e carenza di personale per malattia”. L’Ecdc in una nota invita a: “continuare nello sforzo di aumentare l’adesione al vaccino tra le persone scoperte e a offrire il richiamo dopo tre mesi a tutti gli adulti idonei”.
L”Ecdc nel Rapid Risk Assessment pubblicato oggi sottolinea l’importanza del mantenimento delle misure anti-contagio, i cosiddetti interventi non farmacologici e aggiunge: “è fondamentale nell’immediato futuro per garantire che l’intensità della circolazione di Omicron rimanga a livelli gestibili”.
Si legge: “Queste misure includono il distanziamento fisico, l’uso corretto della mascherina, evitare assembramenti, lavorare da casa quando possibile, rimanere a casa quando si è malati e mantenere l’igiene delle mani e delle vie respiratorie, insieme a una buona ventilazione degli ambienti interni”.
I modelli previsionali dell’Ecdc stimano che gli attuali livelli di adesione al booster anti-Covid raggiunti a inizio gennaio potrebbero ridurre i futuri ricoveri per Omicron di 500-800mila in tutta l’Ue/Spazio economico europeo, ripristinando una più alta protezione del vaccino. Inoltre secondo gli esperti estendere il richiamo a tutti coloro che sono stati vaccinati potrebbe ulteriormente tagliare le ospedalizzazioni attese di altre 300-500mila. Se quindi tutti facessero il booster, alla fine si eviterebbero fino a 1,3 milioni di ricoveri.
Il messaggio dell’Ecdc è quello di: “continuare a vaccinare il più possibile contro il Covid. Oggi il livello di copertura con un ciclo vaccinale primario completo sta salendo lentamente nella popolazione Ue/See e ha raggiunto il 70% al 25 gennaio 2022. La dose booster cresce più rapidamente, ma ha raggiunto ancora solo il 50% di copertura della popolazione adulta dell’area. E in ogni caso i progressi rimangono disuguali tra i Paesi”.