Terremoto L’Aquila, Presidenza Cdm deve risarcire 30 parti civili

Ieri il Tribunale civile dell’Aquila ha condannato la Presidenza del Consiglio dei Ministri a risarcire trenta parti civili per le rassicurazioni prospettate dall’ex numero due del Dipartimento nazionale di Protezione civile, Bernardo De Bernardinis già condannato in sede penale, con sentenza passata in giudicato, a due anni di reclusione. Si tratta in totale di circa 15 milioni di euro. Lo riporta il Messaggero.

Soltanto nell’ottobre scorso lo stesso Tribunale civile dell’Aquila aveva emesso la sentenza choc. Aveva cioè dato alle vittime la colpa di  non essere usciti di casa dopo due scosse di terremoto molto forti che seguivano uno sciame sismico che durava da mesi. Il Giudice Monica Croci aveva scritto che “è fondata l’eccezione di concorso di colpa delle vittime, costituendo obiettivamente una condotta incauta quella di trattenersi a dormire nonostante il notorio verificarsi di due scosse nella serata del 5 aprile e poco dopo la mezzanotte del 6 aprile. Concorso che può stimarsi nel 30%”, ovvero la misura di cui verrà decurtato il risarcimento danni stabilito. Condotta incauta, quindi. Una visione diametralmente opposta, quella del giudice Croci, allo “State tranquilli, lo sciame sta liberando energia” che venne dagli organi dello Stato nei giorni a ridosso della grande scossa (6.3 della scala Richter).

(foto di Pixabay)

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Redazione

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