Paura dopo il terremoto che nella serata di ieri, 20 maggio, ha colpito i Campi Flegrei, nella zona tra Bacoli e Pozzuoli. Una scossa di magnitudo 4.4, la più forte nella zona dal 1980, è stata avvertita anche a Napoli alle 19.51.
Dalle 19:51 del 20 maggio fino alle 00:31 di oggi, martedì 21 maggio, sono state registrate in via preliminare circa 150 terremoti. La popolazione si è riversata in strada, molti hanno preferito dormire in auto senza fare ritorno nelle case. Non sono stati segnalati feriti.
Da questa mattina è ripresa regolarmente la circolazione ferroviaria su entrambe le linee Cumana e Circumflegrea, rende noto l’Eav. Le linee flegree sono state ripristinate, dopo la sospensione del servizio ferroviario adottata nella serata di ieri. Il servizio ferroviario sulle linee Cumana e Circumflegrea era stato sospeso “per consentire le opportune verifiche alle infrastrutture”, che hanno evidenziato alcuna criticità.
I sopralluoghi condotti durante tutta la notte hanno evidenziato danni agli edifici: in seguito alle verifiche dei vigili del fuoco sono stati sgomberati in via precauzionale 3 edifici nel comune di Pozzuoli.
Sono 36 le famiglie sgomberate a Pozzuoli, rende noto la Prefettura di Napoli. Su richiesta della Protezione civile della Regione Campania sono state inviate 400 brandine presso i comuni di Bacoli e Pozzuoli. La misura ha carattere essenzialmente cautelare, per fare in modo che le brandine siano subito a disposizione della popolazione locale in caso di necessità.
Nella notte a Pozzuoli e a Bagnoli sono state allestite tendopoli predisposte dalla Protezione Civile. A Bacoli è stata allestita un’area per dare ospitalità a chi non ha voluto rientrare nelle abitazioni.
I sindaci di Bacoli e Pozzuoli hanno disposto la chiusura delle scuole per la giornata di oggi, 21 maggio. A Napoli, il sindaco Gaetano Manfredi, ha disposto la chiusura delle scuole nella Municipalità IX e X, che comprendono i quartieri di Bagnoli, Fuorigrotta, Soccavo e Pianura. Scuole chiuse anche a Qualiano, area nord di Napoli.
La sismicità non è un fenomeno prevedibile, ricorda l’Osservatorio Vesuviano dell’INGV: pertanto non può essere escluso che si possano verificare altri eventi sismici, anche di energia analoga con quanto già registrato durante lo sciame in corso.
Allo stato attuale in ogni caso “non si registra un aumento della velocità di sollevamento che attualmente è di 2 cm/mese. Sempre allo stato attuale, non si registrano variazioni di andamento nelle deformazioni orizzontali o deformazioni locali del suolo diverse rispetto all’andamento precedente”. “I parametri geochimici misurati con le stazioni in continuo (Temperatura e flussi di anidride carbonica) non mostrano variazioni significative rispetto agli andamenti degli ultimi mesi, se non il ben noto incremento di temperatura e pressione che caratterizza il sistema idrotermale”, sottolinea ancora l’Osservatorio Vesuviano dell’INGV.
(foto di Pixabay)