Titanic: 110 anni fa la prima e unica partenza del transatlantico

Era il 10 aprile 1012 quando, dall’Ormeggio 44 di Southampton (Regno Unito) alle ore 12:00, il Titanic partì con destinazione New York. Città che come tutti sappiamo non raggiunse mai a causa della collisione con un iceberg la notte tra il 14 e il 15 aprile.

Il Titanic era stato progettato per offrire un collegamento settimanale di linea con l’America e garantire il dominio delle rotte oceaniche alla White Star Line. Progetto che lo vedeva protagonista insieme ad altri due transatlantici gemelli ovvero l’Olympic e il Britannic. Il Titanic era stato progettato per competere con la Lusitania e la Mauretania, transatlantici della compagnia rivale Cunard Line, che erano all’epoca le navi più lussuose, veloci e imponenti impegnate sulle rotte transatlantiche.

La nave aveva una capacità utile di 3547 persone tra passeggeri ed equipaggio. L’allestimento di bordo comprendeva una piscina coperta di 9×4, una palestra, un bagno turco e un campo di squash. Vi erano 34 suite, ognuna delle quali dotata di soggiorno, sala di lettura e sala da fumo; ognuna era arredata in stile diverso. Erano disponibili tre ascensori per la prima classe e, come novità, un ascensore anche per la seconda classe. 

Anche per quanto riguardava la “terza classe” erano state fatte delle migliorie; risultava essere molto più abitabile di qualsiasi pari classe delle altre compagnie navali. Il Titanic era stato costruito seguendo uno stile molto simile a quello degli hotel di alta classe dell’epoca; il Ritz Hotel di Londra era stato preso come punto di riferimento. L’obiettivo era quello di trasmettere l’impressione che i passeggeri fossero in un hotel galleggiante piuttosto che su una nave.  

La durata del viaggio inaugurale del Titanic era prevista in sette giorni, con arrivo previsto al molo 59 di New York la mattina del 17 aprile; ma purtroppo questo non avvenne. Nemmeno la segnalazione ricevuta dal Capitano Smith da parte del piroscafo Baltic fece sì che la velocità venne diminuita. Il messaggio infatti avvisava della presenza di iceberg a 400 km sulla rotta del Titanic. In quella giornata continuarono ad arrivare via radio svariate segnalazioni della presenza di iceberg, ma nessuna di queste arrivò mai al Capitano; alle 13:45 giunse un messaggio di segnalazione dal piroscafo Amerika e nel pomeriggio ne fu ricevuto un altro avviso dal Mesaba. I marconisti del Titanic peraltro furono distratti dall’invio dei numerosi messaggi privati dei passeggeri di prima classe che si erano accumulati a causa di un guasto momentaneo all’apparecchiatura radio.

Quello che è certo è che alle 23:40 le vedette Frederick Fleet e Reginald Lee videro una massa scura di fronte alla nave, che riconobbero essere un iceberg; dalle testimonianze dei superstiti l’impatto non fu quasi avvertito in prima classe, se non per un tintinnio dei lampadari di cristallo e per alcuni oggetti che caddero dai comodini; i passeggeri di seconda classe lo descrissero come “una vibrazione ovattata, strana e breve“, quelli di terza parlarono di “un botto sordo“.

Due ore dopo l’impatto con l’iceberg, il Titanic aveva imbarcato almeno 25 milioni di litri d’acqua fino ad affondare del tutto intorno alle 2:20 del mattino. Furono 706 i superstiti; 706 persone su 2263 tra passeggeri ed equipaggio. Ad oggi la storia del Titanic è la più grande disgrazia avvenuta in mare.

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