Torino, 28 arresti per traffico internazionale di stupefacenti

La Polizia di Stato di Torino nelle prime ore di stamattina ha arrestato 28 persone. Sono gravemente indiziate, a vario titolo, di associazione per delinquere finalizzata al traffico internazionale di sostanze stupefacenti. In particolare si tratta di spaccio di hashish, marijuana e cocaina. Inoltre pendono su questi i reati di violazione della normativa in materia di armi, riciclaggio, reimpiego di denaro provento delittuoso, rapina e ricettazione. Degli arrestati, 20 sono in carcere, 6 ai domiciliari. Per 2 scatta l’obbligo di dimora.

Guida la gang Vittorio Raso, ora in carcere in Spagna

Il sodalizio ruota intorno alla vicenda criminosa di Vittorio Raso, dal 2019 latitante. Allora pendevano su lui reati di associazione per delinquere di tipo mafiosa e finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti. Raso viene rintracciato in Spagna. Qui avrebbe svolto attività di brokeraggio nell’ambito della commercializzazione di ingenti quantitativi di sostanza stupefacente, destinati al mercato al dettaglio di numerose regioni italiane. Il 10 ottobre 2020 l’arresto a Barcellona e poi ancora  la latitanza. Infine un nuovo arresto il 22 giugno e la condanna a 17 anni di reclusione. In corso le procedure per l’estradizione dalla Spagna.

Il volume d’affari dell’illecita attività risulterebbe presuntivamente quantificabile in diversi milioni di euro e la circolazione dei proventi del traffico, sulla base delle indicazioni emerse dalle indagini, sarebbe stata realizzata attraverso il cd metodo “hawala”.

Per il traffico utilizzati appartamenti e mezzi speciali

 Il gruppo criminale, diretto da Raso, sarebbe stato strutturalmente organizzato, grazie alla disponibilità di specifiche strutture immobiliari in cui depositare la sostanza stupefacente in giacenza. Utilizzati per la consegna dei narcotici anche numerosi mezzi, autovetture e furgoni, con doppi fondi e congegni di apertura mediante sofisticati meccanismi elettrici. Le comunicazioni tra i sodali sarebbero avvenute esclusivamente attraverso telefoni criptati, acquistati all’estero e dotati di tecnologia tesa ad eludere le intercettazioni.

Precedentemente 17 arresti e 800 chili di droga sequestrati

Nel corso della complessiva indagine erano già state tratte in arresto 17 persone e rinvenuti e sequestrati circa 800 chili di stupefacenti fra hashish, marijuana e cocaina. Inoltre, 2 pistole revolver, 2 fucili mitragliatori, 1 fucile con mirino ottico, 12 chili di materiale esplodente, centinaia di munizioni di vario calibro e oltre un milione di euro in banconote di vario taglio.

 

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