A seguito degli scontri avvenuti poche ore fa a Washington, Twitter ha bloccato l’account di Donald Trump. Inizialmente il social ha rimosso tre Tweet dell’ex Presidente degli Stati Uniti perché contenenti messaggi che andavano contro le regole del celebre social network. Ciò comporta il blocco del profilo @realDonaldTrump per 12 ore.
I messaggi precedentemente pubblicati hanno raggiunto però in pochi minuti milioni di visualizzazioni. Uno di questi era rivolto al vicepresidente Mike Pence, un altro conteneva un video dell’irruzione dei suoi sostenitori e il terzo un messaggio rivolto a loro. Twitter sottolinea che la situazione verrà costantemente monitorata. Dichiara inoltre, che l’attività di Trump verrà seguita non soltanto nel social ma anche al di fuori di esso.
Chi sono i sostenitori di Trump
In queste ore il mondo è rimasto incollato alla tv per seguire in diretta le vicende che hanno scosso l’America. Un gruppo di violenti sostenitori di Donald Trump ha fatto irruzione al Congresso di Washington dove i parlamentari si erano riuniti per ratificare la vittoria di Joe Biden.
Chi sono però i sostenitori di Trump che hanno generato caos, paura, feriti e morte? Si tratta di gruppi di estrema destra e del suprematismo bianco, come i Boogaloo o i Proud Boys, ma anche complottisti. Sono persone che per molti anni sono rimaste in un angolino senza riuscire a dare voce al proprio pensiero finché Trump non ha dato loro la possibilità di farsi sentire.
Sono gli stessi che il Presidente uscente chiama “patrioti”, mentre l’intelligence Usa li definisce come uomini che fanno parte di un pericoloso gruppo della supremazia bianca, un gruppo di stampo neofascista. Lo stesso che è stato bandito dai principali social con l’accusa di incitamento all’odio.
A capo dell’organizzazione c’è Enrique Tarrio, arrestato e poi rilasciato. Tra i gruppi, emergono anche i sostenitori delle lotte contro le restrizioni attuate per fronteggiare la pandemia.
