Sempre più rumors, più o meno accreditati, parlano del cancro di Putin. Un malanno che apre uno scenario nuovo negli equilibri percepiti di Mosca. Qualcuno parla di chi – anche forse per queste condizioni di salute – vorrebbe destituirlo da Presidente della Russia.
Ne parla più precisamente a Sky.news.uk il Capo dell’intelligence militare di Kiev Kyrylo Budanov. Putin – spiega Budanov – è in “condizioni psicologiche e fisiche pessime ed è gravemente malato”, di cancro e di altre malattie. E fa un passo avanti perché non solo spiega come la sconfitta in Ucraina porterà alla rimozione del leader russo e alla disintegrazione della Russia. “Alla fine porterà al cambio di leadership della Federazione Russa. Questo processo è già stato avviato e si stanno muovendo in quella direzione”, dichiara infatti. Ma inoltre alla domanda se un colpo di Stato fosse già in corso risponde: “Sì, si stanno muovendo in questo modo ed è impossibile fermarlo” afferma il generale ucraino.
Questa visione tutta Ucraina però collima poco con quello che Putin sta facendo dei suoi rapporti internazionali. È sempre di oggi la notizia del taglio della fornitura elettrica da Mosca alla Finlandia. Il Presidente finlandese Sauli Niinistö ha detto al Presidente russo Vladimir Putin che la situazione della sicurezza finlandese è “fondamentalmente cambiata” per le “richieste russe alla fine del 2021 per impedire ai paesi di aderire alla NATO” e per “la massiccia invasione russa dell’Ucraina nel febbraio 2022″. Poi però a scaldare il clima arriva la dichiarazione del Vicepresidente della commissione Difesa della Duma, Aleksey Zhuravlyov: “Bastano 10 secondi per colpire la Finlandia con un missile”.
Dall’altra parte la Vicepremier ucraina Stefanyshyna a Rainews24: “Vogliamo la vittoria incondizionata sulla Russia”. “No ad un accordo di pace che prolunghi il conflitto, Vogliamo la vittoria incondizionata dell’Ucraina”. E parla di Mariupol rinnovando il lavoro in corso, congiunte e di più forze, per portare in salvo i soldati in condizioni disperate asserragliati dentro l’acciaieria Azovstal. Sarebbero seicento i feriti che giacciono l’uno accanto all’altro, secondo il Kiev Indipendent.
Sempre su Mariupol, la Turchia si dice pronta ad intervenire per l’evacuazione, con una nave. Lo ha reso noto Ibrahim Kalin, Portavoce del presidente Recep Tayyip Erdogan, in un’intervista alla Reuters, secondo quanto riporta l’agenzia TASS. “Il nostro piano prevede che le persone evacuate dall’acciaieria siano portate via terra al porto di Berdyansk, che come Mariupol si trova sul mar d’Azov, e che una nave turca li conduca a Istanbul”, ha detto. “Se si può fare in questo modo, la nostra nave è pronta per partire e portare i soldati feriti e gli altri civili in Turchia”.