Ucraina il punto

Ucraina (17 giugno – ore 19:30) – Il punto sulla guerra

Il cancelliere tedesco Olaf Scholz in un’intervista ha riferito che è necessario parlare con Putin “e continuerò a farlo, come farà anche il presidente francese”. “Quando parlo con Putin, dico, per esempio, le stesse cose che dico a voi”, ha detto Sholz, aggiungendo che avrebbe detto a Putin che si sbaglia “se davvero credo di rubare un po’ di terra e poi sperare che i tempi cambino e diventi tutto normale”.

Grtgaz, la società controllata dal gruppo francese Engie ha fatto sapere il flusso di gas tra la Germania e la Francia, da dove transita il gas russo, è interrotto dal 15 giugno.

Il Premier britannico Boris Johnson ha affermato di capire perché gli ucraini non sono disposti a scendere a compromessi con la Russia di fronte alla sua “barbara” aggressione. “Continuiamo a vedere il deliberato attacco di civili, che indiscutibilmente rappresenta un crimine di guerra e, in un’orrenda eco del passato, la deportazione illegale di persone che secondo le forze armate russe non sono sufficientemente solidali con l’aggressione di Putin”.

Il Presidente ucraino Zelensky ha affermato che la “stragrande maggioranza” degli attacchi missilistici russi è mirata contro civili e infrastrutture civili. Il compito “principale” per l’Occidente è aiutare l’Ucraina a difendersi dai razzi russi, per “garantire una vita normale” agli ucraini, ha aggiunto.

Il governatore di Luhansk, Serhii Haidai, ha riferito che l’impianto chimico Azot di Severodonetsk è stato quasi completamente distrutto dai missili russi.

 

 

 

 

 

 

 

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