Ucraina il punto

Ucraina (20 giugno ore 10) – Il punto sulla guerra

Le notizie dal campo arrivano direttamente dalla viva voce del Presidente dell’Ucraina. In particolare – fa sapere Zelensky – “gli occupanti stanno accumulando forze in direzione di Kharkiv, nella regione di Zaporizhia. Stanno di nuovo bombardando i nostri depositi di carburante, per peggiorare la situazione”. Attacchi a cui “naturalmente risponderemo”, spiega Zelensky. E prosegue: “Nel Donbass continuano aspri combattimenti. L’esercito russo usa lì la maggior parte dell’artiglieria lì, le forze più offensive. Ma Severodonetsk, Lysychansk, Avdiivka, Krasnohorivka e altri punti caldi stanno resistendo. Il nostro esercito resiste”.

Questi gli aggiornamenti nell’ultimo video pubblicato sui social. E dichiara: “domani (oggi, ndr) inizia una settimana storica, una delle più importanti dal 1991″. “Sentiremo la risposta dell’Unione europea sullo status di candidato dell’Ucraina”, ricorda. “Abbiamo già una decisione positiva della Commissione e alla fine della settimana avremo la risposta del Consiglio europeo”, conclude.

E proprio dall’Europa è partito l’appello contro il blocco del grano dell’Alto rappresentante della politica estera dell’Unione europea, Josep Borrell, a Lussemburgo. “È un vero crimine di guerra”, ha detto. ”Chiediamo alla Russia di sbloccare i porti. È inconcepibile, è inimmaginabile che milioni di tonnellate di grano siano bloccate in Ucraina quando nel resto del mondo la gente soffre la fame’‘. Ha poi ribadito: “è un vero crimine di guerra, non posso pensare che duri ancora”.

Fra gli altri rappresentanti anche il Patriarca russo Kirillha dichiarato ancora. “I militari russi impegnati nell’operazione militare speciale in Ucraina e nel Donbass mostrano esempi sorprendenti di coraggio e abnegazione, e tutto deriva dal loro ‘senso morale interiore’“. “I nostri giovani ora stanno difendendo la Russia sul campo di battaglia”, ha detto Kirill citato da Radio Svoboda. Il capo della Chiesa ortodossa russa ha affermato che i sacerdoti che “si prendono cura” dell’esercito russo gli hanno parlato di numerosi esempi di coraggio e sacrificio. Il patriarca ritiene che questo non derivi “da uno stipendio alto”, ma dal “senso morale”. Kirill ha anche affermato che il mondo occidentale sta attualmente vivendo un “declino della fede” e nuovi luoghi di culto si aprono costantemente in Russia, che ha definito “il miracolo di Dio”.

La guerra, anche dei libri: vietate importazioni culturali dalla Russia

La guerra è anche culturale. Bandita la riproduzione di musica russa in Ucraina e vietata l’importazione di libri da Russia, Bielorussia e territori temporaneamente occupati. Diverse le norme approvate dal Parlamento per recidere i legami con la Russia. Introdotte regole per sostenere e sviluppare i ‘prodotti musicali nazionali’. Ad esempio, la legge aumenta al 40% la quota di canzoni e fino al 75% il volume giornaliero delle notizie e dei programmi di intrattenimento in lingua ucraina durante le trasmissioni radiofoniche. Il Parlamento ha approvato anche un disegno di legge che vieta l’importazione di libri da Russia, Bielorussia e territori temporaneamente occupati e di pubblicazioni in russo che provengano da altri Paesi. Parallelamente la Verkhovna Rada ha sostenuto una norma per incentivare lo sviluppo del mercato libraio ucraino.

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