La notizia di questa mattina è che l’amministrazione americana sta considerando l’ipotesi di inviare soldati a presidiare l’ambasciata USA riaperta di recente a Kiev. A dare la news è il Wall Street Journal. Il Presidente Joe Biden non ha ancora preso la decisione. Si precisa che l’impiego di militari americani sarebbe solo a scopi difensivi. Sarebbero a Kiev solo per la protezione dell’ambasciata.
Mentre l’Occidente spinge a una tregua immediata, il Capo del Gabinetto ucraino Mykhailo Podolyak spiega che sarebbe impossibile pensare a un cessate il fuoco senza un ritiro delle forze armate russe dal territorio ucraino. Dichiara: “La guerra non si fermerebbe neanche dopo aver fatto concessioni. Ci sarebbe una pausa, ma dopo un po’, dopo aver ripristinato le armi e i soldati persi, risolto gli errori e licenziati i generali, la Russia lancerebbe una nuova offensiva, ancora più sanguinosa e su scala maggiore”.
Sul fronte diplomatico Zelensky ha avuto un colloquio telefonico con il Premier britannico Boris Johnson. A raccontarlo è lo stesso Zelensky in un video. “stiamo cercando modi per aumentare le nostre esportazioni, in particolare quelle di prodotti agricoli” ha detto Zelensky a Johnson. Poi ha spiegato che si sta lavorando per aumentare le “importazioni di carburante in Ucraina”.
Il Presidente Zelensky oggi parteciperà al Forum di Davos: “È la piattaforma economica più influente del mondo, e l’Ucraina ha qualcosa da dire“, ha spiegato. Nell’agenda del Presidente questa settimana ci sono molti contatti a livello bilaterale con vari rappresentanti di altri stati. “Il nostro Paese amplia le relazioni internazionali ogni settimana per cercare di porre fine alla guerra il prima possibile, cercando di ottenere tutte le possibili soluzioni utili per la nostra difesa”, ha concluso.
Intanto a Mariupol da ieri i soldati russi lavorano per sminare la zona dell’acciaieria Azovstal. Sono diversi i video si vedono i soldati dotati di detector che cerano le mine disseminate sul terreno. Un soldato russo ha raccontato che le mine sono state collocate sia dalle forze russe che da quelle ucraine.
