Ucraina, 3 esplosioni all’alba a Kiev. Bombardamenti nella notte

Almeno tre esplosioni udite stamane attorno alle 5,30 nel centro di Kiev. Sarebbero presumibilmente dovute a un attacco della Russia per mezzo di droni. Il Sindaco, Vitali Klitschko, ha affermato che hanno colpito il distretto centrale di Shevchenkivskyi e che “sono stato attivati i servizi di emergenza”.

Il primo cittadino ha scritto su Telegram che dieci droni Shahed sono stati abbattuti nella regione di Kiev. La notizia dell’attacco è stata confermata dal Governatore della regione di Kiev, Oleksiy Kuleba. Kuleba ha aggiunto che i sistemi di difesa hanno risposto all’attacco. Ha anche avvertito che potrebbe esserci una seconda ondata di attacchi di droni e ha consigliato alle persone di rimanere nei rifugi antiaerei.

Bombardata Nikopol, danni anche a gasdotto e linee elettriche

Sotto attacco anche la regione di Nikopol per tutta la notte con Grad, Hurricanes e artiglieria pesante. Lo ha riferito il Capo dell’amministrazione militare regionale, Valentyn Reznichenko, aggiungendo su Telegram che, oltre a Nikopol, Mosca “ha preso di mira anche Marganets. Più di 50 proiettili sono stati sparati contro aree residenziali. A Nikopol sono state danneggiate diverse abitazioni private, una stazione di servizio, un gasdotto e linee elettriche. A Marhanka, i proiettili russi hanno danneggiato più di una dozzina di case private e fabbricati agricoli, automobili, forni a gas e reti elettriche. Due incendi sono scoppiati nelle vicinanze dei cittadini. I vigili del fuoco li hanno già domati”.

Sale l’attenzione su tutta la zona circostante la centrale nucleare di Zaporizhzhia (Znpp): rimane di competenza esclusiva dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica (Aiea), Russia e Ucraina. Lo ha affermato un Alto diplomatico russo in risposta alle osservazioni del Presidente francese Emmanuel Macron su un accordo per ritirare le armi pesanti dalla centrale nucleare. “Non è degno di un leader francese rilasciare affermazioni false nello spazio mediatico globale – ha detto il Rappresentante permanente della Russia presso le Nazioni Unite, Mikhail Ulyanov -. La determinazione dei parametri della ‘zona di protezione’ attorno allo Znpp, promosso attivamente dal Direttore generale dell’Aiea Rafael Grossi, è di competenza esclusiva dell’AIEA, della Russia e dell’Ucraina”.

Il diplomatico ha aggiunto che nessun armamento pesante è mai stato dispiegato presso l’impianto nucleare, mentre “un numero limitato di armi leggere sul territorio della centrale è assolutamente necessario per proteggerla dagli attacchi ucraini e garantire la sicurezza nucleare, in conformità con le norme dell’Aiea”.

(foto di Pixabay)

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