È morto Paul Urey, uno dei cittadini britannici che erano stati catturati dai separatisi filo-russi del Donbass, regione dell’Ucraina orientale. Lo ha annunciato su Telegram la responsabile per i diritti umani dell’autoproclamata Repubblica popolare di Donetsk, Daria Morozova. Ha assicurato che Urey, catturato ad aprile dalle forze filo-russe durante una “missione umanitaria” secondo i parenti, è morto il 10 luglio. “Nonostante la gravità dei crimini, Paul Urey stava ricevendo un’adeguata assistenza medica. Malgrado ciò, visto le sue condizioni di salute e lo stress, è morto il 10 luglio“, ha dichiarato Morozova, sostenendo che si trattava di un “mercenario”.
La notizia della morte per “malattia” avvenuta cinque giorni fa di Urey, riporta Sky News, è stata confermata dal Foreign Office a un membro della sua famiglia. La madre del britannico, Linda Urey, in un post su Facebook si è detta “assolutamente devastata” dalla notizia.
Urey, 45 anni, era stato catturato a un posto di blocco fuori dalla città sud-orientale di Zaporizhzhia il 25 aprile insieme a Dylan Healy, 22 anni, un altro volontario britannico.