Ucraina: sì ai colloqui, ma se Putin non accetta condizioni, sarà catastrofe

In una lunga intervista rilasciata ai colleghi della stampa, il Ministro degli Esteri dell’Ucraina Dmytro Kuleba ha detto che “la Delegazione Ucraina parteciperà ai colloqui  senza alcuna preclusione o precondizione perché – ha comment – non c’è nulla di male nel fare i colloqui”.

Il Ministro ha, tuttavia, anche detto che “la Russia si è resa responsabile di gravi crimini di guerra e che il mondo occidentale dovrebbe aumentare le sanzioni economiche nei suoi confronti”.

“La Russia non ha conquistato e occupato nessuna delle grandi città dell’Ucraina – ha continuato Kuleba – ma ha colpito asili e orfanotrofi”. 

Andiamo  a Gomel” – ha precisato il Capo del Dicastero degli Esteri ucraino – “per ascoltare ciò che la Russia ha da dire e siamo pronti a discutere.  Ma noi non rinunceremo mai a neppure a un cm del nostro territorio. Chiederemo  ovviamente la cessazione di ogni azione militare e il ritiro delle truppe russe dei territori occupati”.

Se il Presidente  Putin accetterà queste condizioni la guerra finirà – ha precisato Kuleba – ma se questo non accadrà sarà una catastrofe”.

Dal punto di vista umanitario c’è da dire che in Russia “centinaia di migliaia di persone hanno protestato contro l’iniziativa di aggressione dell’Ucraina. Penso che questo sia estremamente negativo per la Russia stesso”.

Il Ministro degli Esteri ha ringraziato l’Europa per il sostegno fornito  all’Ucraina, ma hai invitato gli Stati europei ad essere più determinati nell’isolare completamente la Russia dalle relazioni internazionali e dall’economia internazionale.

Oggi l’Ucraina ha chiesto ai propri partner l’embargo immediato da imporre a Mosca per il petrolio e il gas russi.

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