UE, pronto lo stop al PNRR ungherese. Meloni (Fdi): “l’ennesimo ricatto”

Tensioni fra Budapest e Bruxelles. Dopo l’attacco di Ursula von del Leyen in merito alla legge ungherese anti-Lgbt, questa volta frenata su PNRR.

Fonti di Bruxelles hanno rivelato all’agenzia di stampa tedesca DPA che la Commissione Europea è pronta a sospendere la valutazione positiva al Piano di Ripresa e Resilienza coi fondi del Recovery fund dell’Ungheria. Non sarebbero sufficienti infatti le misure di precauzione per evitare abusi nelle spese dei fondi. Andrebbero bloccati di fatto i 7,2 miliardi di euro destinati all’Ungheria.

In attesa della risposta del Premier ungherese Viktor Orban, in Italia la notizia ha mosso il commento di Giorgia Meloni, leader di Fratelli d’Italia. “L’ennesimo inaccettabile ricatto contro il legittimo governo di una nazione sovrana – ha detto Meloni – , reo di voler difendere le proprie prerogative previste peraltro dai trattati vigenti. Si riempiono la bocca di stato di diritto ma poi violano i regolamenti pur di colpire Orban“.

Fdi a UE: condanni tutti gli Stati con reato di omosessualità

Meloni è tornata poi con un’altra dichiarazione sul tema dei diritti in Unione Europea. “Fdi  – ha spiegato la numero uno del partito di destra – ha presentato in Parlamento una mozione per impegnare il Governo ad andare in Europa per chiedere che la UE condanni apertamente gli Stati che prevedono nei loro ordinamenti il reato di omosessualità e non stringa con loro accordi di cooperazione culturale. Sono ben 69 le Nazioni che, spesso in virtù dell’applicazione della legge coranica, prevedono pene variabili da un anno fino all’ergastolo e alla pena capitale“. E ha concluso: “Vedremo come si esprimeranno i cosiddetti ‘paladini dei diritti Lgbt’, che oggi chiedono di censurare le leggi rimasti in silenzio quando si parla di difendere gli omosessuali“.

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