UE, nuovo pacchetto sanzioni a Russia. Pronto piano rifugiati ucraini

L’esclusione di Mosca dal sistema Swift (Society for Worldwide Interbank Financial Telecommunications) continua a trovare resistenza in Paesi come Germania, Italia o Cipro, preoccupati dagli effetti ritorsivi sul gas e sulle finanze europee. Nel frattempo oggi il Consiglio Affari Esteri darà il via formale alle misure approvate nella notte dai 27 capi di Stato e di Governo.

Sanzioni UE: stop allo SWIFT per Mosca

I leader dei Paesi alleati si riuniranno virtualmente in un vertice NATO. L’attenzione sui Paesi baltici è massima, il dispiegamento di truppe per blindare il fianco Est è in corso ormai da giorni. Il secondo pacchetto di sanzioni, entro la serata, potrebbe essere già vidimato per entrare in vigore nella maniera più rapida possibile. Le sanzioni approvate ieri sono estese e colpiranno “il 70% del mercato finanziario” russo. Il terzo pacchetto, preannunciato dallo stesso Charles Michel potrebbe andare oltre includendo lo stop a Mosca al sistema di pagamenti Swift e, chissà, anche misure restrittive mirate per Vladimir Putin. E già alla riunione dei Ministri degli Esteri se ne potrebbe discutere. Il polacco Donald Tusk, Presidente del PPE, in mattinata accende la miccia. “Quei Governi dell’UE che hanno bloccato decisioni difficili (ad esempio Germania, Ungheria, Italia) hanno perso l’onore”, scrive in un tweet.

Sul tavolo emergenza rifugiati ucraini

Nel weekend saranno i Ministri dell’Interno europei a riunirsi. L’obiettivo è ultimare un piano per i rifugiati ucraini. Con principi ben diversi da quelli seguiti nelle crisi migratorie dal Nord Africa: la solidarietà dei Paesi membri alle capitali europee più esposte, questa volta non si discute.


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