Umbria: sit-in ristoratori davanti alla villa di Draghi. Vissani: “Cucinerò per lui”

Oggi sit-in di protesta di alcuni imprenditori del settore enogastronomico dell’Umbria fuori la villa di Mario Draghi, a Città della Pieve.

Lo chef Gianfranco Vissani che parteciperà alla manifestazione dichiara: “Certo che andrò, lo avevo detto. Cucineremo lì per lui, andiamo e vediamo che succede. Io mi sono portato qualche cosa, potrei fare lo qualcosina con lo zafferano, visto che Città della Pieve è famosa anche per questo. Forse una zuppa di lenticchie. Alle 11.30 saremo lì”. E aggiunge: “Se penso che riusciremo a farci ricevere dal Premier? Non lo soma la questura ha dato l’ok. Io vado”.

Simone Ciccotti, chef dell’Antica Trattoria San Lorenzo, a Perugia in Umbria ha detto: “Presidente Draghi ci ascolti. Ci faccia riaprire le nostre attività. O porteremo i nostri tavoli davanti alla sua villa a Città della Pieve. Le faremo assaggiare i nostri piatti con le eccellenze della nostra terra. La inviteremo a provare il frutto del nostro lavoro e quello dei nostri amici produttori: Presidente, dobbiamo ripartire. Ci permetta di ritornare a vivere del nostro lavoro o sarà troppo tardi”.

I ristoratori e produttori dell’Umbria, come quelli di tutta Italia, stremati da mesi di chiusure, indennizzi mai visti o quasi e tasse da pagare senza aver avuto incassi, progetti da reinventarsi e la chimera di riaprire hanno organizzato questa protesta pacifica e simbolica.

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