Prete ucciso in Francia: il killer è lo stesso che ha dato fuoco alla Cattedrale di Nantes

Un prete è stato ucciso in Francia. “Tutto il mio sostegno ai cattolici del nostro Paese dopo il drammatico assassinio di un prete in Vandea” ha twittato il Ministro dell’Interno francese, Gerald Darmanin, che si è recato sul posto, in Vandea, per incontrare i membri della Congregazione dei missionari Monfortani.

L’assassino si è consegnato questa mattina alla Polizia francese. Secondo quanto riporta il sito di Le Figaro, si tratta di un cattolico quarantenne di origine ruandese, che era ospite della comunità da alcuni mesi. Si tratta della stessa persona che il 26 luglio del 2020 aveva dato fuoco alla cattedrale di Nantes.

L’uomo era il volontario cui era affidato il compito di assicurare che fosse tutto in ordine in Chiesa. Aveva chiesto lo status di rifugiato, ma il Procuratore di Nantes, all’epoca, disse: “ha dei problemi psichici e aveva cercato di regolarizzare la sua situazione sulla base di questi problemi”. La domanda era stata respinta e dal 2019 aveva ricevuto l’ordine di espulsione, ordine che era stato sospeso dopo l’incendio perché sotto sorveglianza giudiziaria.

A questo proposito ha twittato Marine Le Pen: “In Francia si può essere clandestino, incendiare la cattedrale di Nantes, non essere mai espulso, ed essere recidivo con l’assassinio di un prete. Quello che succede nel nostro Paese è di una gravità senza precedenti: è il fallimento completo dello Stato e di Darmanin”.

Darmanin risponde: “Questo straniero non poteva essere espulso nonostante il suo arresto, fino a quando era sotto sorveglianza giudiziaria. Che cosa indegna…invece di esprimere la sua solidarietà alla comunità cattolica, la signora Le Pen polemizza senza conoscere i fatti”.

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