Recentemente è stato assegnato il “Premio Roma allo sviluppo del Paese” ad altissime personalità come Draghi, Zambon e Storaro.
Ercole P. Pellicanò, ideatore e promotore del Premio, in qualche intervista ha dichiarato che il progetto è scaturito, nel 2015, dalla opportunità e necessità di fare convergere, attraverso un Premio, i sentimenti, i pensieri e gli orientamenti positivi di autorevoli esponenti del mondo civile e produttivo, verso una città che è stata, all’origine della civiltà e al centro del mondo e che oggi si trova in una posizione di progressivo declino.
Questa triste valutazione è confermata dallo studio annuale del Sole 24 ore riferito alla vivibilità delle principali città.
Roma sprofonda dal 18° al 32° posto!!
Si riprendono, per la loro efficacia, alcuni passaggi dell’articolo di Giuseppe Pullara sul supplemento Roma del Corriere della Sera del 15/12 us: “Alla festosa ricorrenza dei suoi 150 anni nel ruolo di Capitale, la città si presenta in una posizione quantomeno imbarazzante se si pensa alle sue funzioni nazionali. Dopo il momento magico delle Olimpiadi del 1960, la decadenza di Roma ha avuto qualche sussulto con l’Estate romana e, poi, col Grande Giubileo del 2000. La mancanza di una visione per il futuro, dovuta in gran parte alla mediocrità della classe dirigente, ha spinto ai margini della qualità della vita una città con un potenziale enorme. Ed eccoci oggi, a poter scegliere addirittura una trentina di città italiane dove andar vivere meglio. Tutto questo sembra perfino ingiusto per la titolare della Grande Bellezza. Si faccia avanti chi si sente responsabile di questo degrado.”
C’è poco da aggiungere a queste considerazioni, che condividiamo appieno. Rimane da sostenere l’appello, che si leva sempre più forte e alto dalla società civile verso una, responsabilità della classe politica e non, a sostenere, con azioni e comportamenti mirati e partecipativi, la città di Roma, aiutandola a ricollocarsi, con uno scatto d’orgoglio, in una nuova posizione di rilievo, tra le principali capitali europee.
