Diciotto container di aiuti umanitari sono arrivati sulla Striscia di Gaza grazie ad Unicef. Si tratta di forniture salvavita per famiglie e, in particolare, per i 50.000 bambini che sono dovuti fuggire dalle loro case per la guerra. Lo annuncia, in un comunicato, la stessa agenzia dell’Onu per l’Infanzia precisando che i container sono entrati attraverso il valico di Kerem Shalom.
Consegnate anche 10mila dosi di vaccino anti Covid-19
Sono stati consegnati 12 container di forniture mediche. Questi includono: un container con kit di primo soccorso; due contenitori di 2.000 sacche di sangue triplo, soluzione salina-glucosio; un contenitore con estintori; due contenitori di antibiotici e altri farmaci per il controllo delle infezioni. Nel carico giunto sulla Striscia di Gaza anche 10.000 dosi di vaccino Sinopharm contro il Covid-19.
“L’Unicef – ricorda il comunicato – è intervenuto fin dal primo giorno dell’escalation. Con i partner, ha distribuito materiali di manutenzione per l’impianto di desalinizzazione Southern Seawater di Gaza, compreso il carburante per tre giorni per sostenere il generatore e i materiali per il trattamento dell’acqua“. Inoltre, “ha dato forniture mediche, tra cui soluzione salina, glucosio, antibiotici e sali per la reidratazione orale, e generi alimentari per coprire le necessità di 72.000 persone. Queste forniture sosterranno la continuità dei servizi di salute materna, neonatale e infantile e per il trattamento dei feriti nella violenza”.
La tregua permetterà la necessaria consegna di aiuti umanitari
“Siamo estremamente grati che un accordo di cessate il fuoco nella striscia di Gaza sia entrato in vigore alle 2 di venerdì, perché il tributo umano è stato enorme“, spiega Lucia Elmi, Rappresentante speciale dell’Unicef nello Stato della Palestina. “Questo permetterà alle famiglie di avere una tregua necessaria e permetterà la consegna di aiuti umanitari e di personale molto necessari nella Striscia di Gaza“, conclude la Rappresentante.