USA e UE premono per deescalation tra Serbia e Kosovo

L’Unione Europea e gli Stati Uniti hanno chiesto a Serbia e Kosovo di agire immediatamente e senza condizioni per far cessare le manifestazioni di ostilità tra Kosovari  Serbi e Kosovari albanesi. Nel frattempo,  la Russia fa sapere di appoggiare la Repubblica della Serbia.

L’UE e gli USA hanno fatto sapere, tramite i rispettivi Ambasciatori,  alle Autorità dei due Paesi, Kosovo e Serbia, che devono trovare soluzioni politiche per far cessare le tensioni  e devono, pertanto, astenersi da provocazioni, minacce o intimidazioni, come  riporta una nota dell’UE.

Le Autorità del Kosovo hanno chiuso oggi il principale valico di frontiera con la Serbia, nei pressi della città di Podujevo, dopo che militanti serbi hanno bloccato l’accesso dal lato serbo del confine.

Altri due posti di confine, tra Repubblica del Kosovo e Serbia, sono chiusi da quasi tre settimane, mentre sono state erette barricate, da parte dei militanti serbi, lungo le strade che portano ai valichi di Brnjak e Jarinje, nel nord del Kosovo.

Al confine con il Kosovo il Governo di Belgrado ha schierato l’esercito con mezzi di artiglieria pesante, mentre le Autorità di Pristina hanno incrementato la presenza di Forze Speciali della Polizia kosovara nel Nord del paese.

Le proteste sono scoppiate dopo l’arresto di un serbo, ex poliziotto kosovaro, che secondo le autorità di Pristina avrebbe guidato attacchi contro funzionari della Commissione Elettorale. L’uomo è agli arresti domiciliari.

La Serbia non ha mai riconosciuto l’indipendenza dello Stato secessionista e ne rivendica il territorio.

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