Gli Stati Uniti evitano lo shutdown, almeno per ora. La Camera dei Rappresentanti degli Stati Uniti ha votato a favore della proposta presentata dallo speaker, Kevin McCarthy, che rinvia lo shutdown di 45 giorni, concedendo una nuova finestra di tempo per le trattative.
La legge deve ora passare al Senato prima della mezzanotte, orario di Washington, per evitare lo stop ai fondi alle agenzie governative. La prospettiva che questo weekend inizi lo shutdown del governo negli USA si allontana: l’esercizio provvisorio pare scongiurato.
In un passo definito “fondamentale” dalla CNN per evitare lo shutdown, la Camera ha approvato la risoluzione di spesa a breve termine di 45 giorni, che include aiuti in caso di catastrofi naturali, ma non finanziamenti aggiuntivi per l’Ucraina o la sicurezza delle frontiere. Il conteggio finale dei voti è stato 335-91. L’unico democratico a votare contro è stato il deputato Mike Quigley dell’Illinois.
Quindi con lo shutdown il governo federale è tenuto a fermare tutte le attività non essenziali fino a quando non saranno approvate le leggi di spesa. Ciascuna Agenzia Federale deve decidere quale siano le proprie attività essenziali, anche il Congresso dovrà decidere per il proprio staff.
Le eccezioni previste dall’ Antideficiency Act, sono tre: il governo potrà continuare a finanziare le operazioni per proteggere le vite umane e la proprietà e mantenere al lavoro tutti i funzionari coinvolti nel processo costituzionale, vale a dire il presidente, il suo staff e i membri del Congresso.
Infine, sono considerati essenziali tutti i militari, molti agenti delle forze dell’ordine federali e i dipendenti degli ospedali finanziati dal governo federale. Insieme ovviamente ai controllori del traffico e agenti della Transportation Security Administration.