La sospensione del vaccino J&J negli Usa è quasi decisa. Lo affermano la Food and Drug Administration e i Centers for Disease Control. La sospensione è legata a sei casi negli Stati Uniti che hanno sviluppato una malattia rara che coinvolge coaguli di sangue nelle due settimane successive alla vaccinazione.
La Johnson & Johnson ha consegnato oggi le sue dosi di vaccino anti-Covid anche in Europa ma precisa di aver deciso di “ritardare il lancio” del proprio farmaco nel Vecchio Continente. L’azienda sottolinea: “Stiamo rivedendo questi casi con le autorità europee e abbiamo deciso in via proattiva di ritardare le consegne all’Europa”.
Infatti il comitato per la sicurezza dell’Agenzia europea dei medicinali sta indagando dalla scorsa settimana su tutte le segnalazioni di eventi embolici nelle persone che hanno ricevuto il vaccino COVID-19 J&J. L’Ema scrive in una nota: “Al momento non è chiaro se esista un’associazione causale”. L’Agenzia è in contatto con la Fda statunitense e altri regolatori internazionali e farà ulteriori comunicazioni una volta svolti tutti gli accertamenti.
Il Ministro della Salute, Roberto Speranza, ha dichiarato: “Valuteremo nei prossimi giorni, appena Ema e gli Usa ci daranno notizie più definitive, quale sarà la strada migliore ma io penso che anche questo vaccino dovrà essere utilizzato perché è un vaccino importante. Le Regioni devono stare a questa impostazione perché chi è più anziano rischia di perdere la vita”.
Il Direttore Generale dell’ Aifa, Nicola Magrini, assicura che: “Il vaccino J&J è altamente sicuro con rapporto rischio beneficio chiaramente favorevole come è stato dimostrato dagli studi ma ci sono molte similitudini con il vaccino Astrazeneca, le limitazioni sono quindi possibili e ragionevoli e sarà probabilmente la direzione verso la quale ci si muoverà tutti assieme. I dati parlano di rarissimi eventi, 6 casi su 7 milioni di vaccini, non modifica il rapporto beneficio rischio di questo farmaco e’ una pausa di grande cautela, forse eccessiva in fase pandemica”.
Anthony Fauci, l’esperto americano in malattie infettive ha detto: “I problemi dai vaccini Johnson & Johnson sono un evento estremamente raro. Ce ne sono stati sei su 6,85 milioni di dosi somministrate, il che vuole dire meno di uno su un milione”.