Il Portavoce capo della Commissione Europea Eric Mamer, ha dichiarato che gli Stati membri dell’Ue sono liberi di comprare il vaccino Sputnik in autonomia. Questo è avvenuto dopo che il Ministro della Salute tedesco, Jens Spahn, ha annunciato che la Germania potrebbe trattare in via bilaterale con Mosca l’acquisto di dosi del vaccino russo, se verrà autorizzato dall’Ema.
Il portavoce ribadisce che gli stati membri, se credono, possono acquistare autonomamente vaccini che non fanno parte del portafoglio di sieri anti-Covid ordinati dalla Commissione Europea per conto dei 27, come il russo Sputnik V. Senza che questo comporti la “fine” della strategia Ue sui vaccini, che riguarda un certo numero di produttori chiaramente identificati e non tutti i vaccini contro il Coronavirus.
“Ancora una volta – sottolinea Mamer – ci possono essere approcci autonomi alla questione delle forniture di vaccini anti-Covid. Abbiamo una strategia europea sui vaccini, che è basato sul negoziato con un certo numero di imprese che sono state identificate”.
Finora si tratta di Pfizer/BioNTech, Moderna, AstraZeneca, J&J, CureVac e Sanofi/Gsk, con le quali sono stati siglati dei contratti, più Novavax e Valneva, con le quali sono stati conclusi i colloqui esplorativi.
La Germania si approccia al vaccino Sputnik
Il governo federale tedesco tratterà con la Russia per la potenziale fornitura di vaccini Sputnik, se il prodotto verrà autorizzato dall’Ema. Spahn, il Ministro della Salute tedesco, ha comunque esortato alla prudenza, invitando a non farsi distrarre dal tema dello Sputnik, dato che la Russia deve ancora fornire all’Ema i dati per l’autorizzazione.
Una volta che il vaccino avrà ottenuto l’ok, Berlino ne parlerà direttamente con Mosca. Il Ministro ha anche fatto notare che per fare la differenza i vaccini russi dovrebbero poter arrivare nei prossimi mesi.
Intanto già due land tedeschi sono entrati in trattative per l’acquisto del vaccino russo. La regione settentrionale del Meclemburgo-Pomerania ha annunciato oggi di essersi assicurata un’opzione per un milione di dosi di Sputnik e di valutare un possibile ruolo di industrie locali nella produzione. Ieri la Baviera ha annunciato un’intesa per 2,5 milioni di dosi e la produzione locale del vaccino.