Il valico di Rafah è stato di nuovo chiuso. Riaperto a maggio di quest’anno, dopo una chiusura di sette anni, oggi è stato richiuso per l’ennesima volta dall’Egitto.
Il valico di Rafah è l’unico contatto di Gaza col mondo esterno non controllato dagli israeliani; la fonte che ha rilasciato la notizia non ha spiegato le ragioni della chiusura, anche se altre persone informate hanno parlato delle attuali tensioni tra Israele e Hamas.
Quando il 18 maggio il valico di Rafah era stato riaperto fonti della sicurezza egiziana e palestinese avevano comunicato alla Reuters che la riapertura avveniva “per la prima volta da anni a tempo indeterminato e non quindi, come di consueto, solo per tre-quattro giorni“. Sottolineando che “Non è un’apertura ordinaria“. Però oggi arriva la notizia che il valico di Rafah tornerà ad essere chiuso e così anche la possibilità di spostamenti da aprte di Gaza.
Il valico di Rafah è una frontiera internazionale tra l’Egitto e la striscia di Gaza. È stato costruito dai governi israeliano ed egiziano dopo il Trattato di pace israelo-egiziano del 1979; poi confermato dal ritiro israeliano dalla Penisola del Sinai nel 1982. Per quasi un anno il valico è stato gestito dall’Unione europea di assistenza alle frontiere fino a quando nel 2007 l’attraversamento è stato chiuso dalle autorità egiziane dopo l’acquisizione della Striscia di Gaza da parte di Hamas.
Lo scorso 21 agosto le Forze di difesa israeliane hanno bombardato quattro depositi di armi del movimento palestinese di Hamas nella Striscia di Gaza in risposta a un attacco lungo la barriera difensiva con Israele che ha provocato il ferimento di una guardia di frontiera. In seguito ai raid, da Gaza sono stati lanciati razzi che hanno raggiunto abitazioni e veicoli a Sderot, nel sud di Israele.
Dopo questo attacco l’Egitto ha deciso di chiudere il valico di Rafah fino a data da destinarsi. La scorsa settimana l’Egitto aveva ripreso l’apertura del valico di frontiera di Rafah in entrambe le direzioni; in particolare per consentire alla popolazione palestinese di recarsi in Egitto per motivi umanitari.