Russia contro Ucraina: dura condanna di Biden. Putin: è colpa pressione NATO

La Casa Bianca  rende noto che Joe Biden ha manifestato le profonde preoccupazioni degli USA e degli alleati europei sull’escalation delle forze russe intorno all’Ucraina.

Biden, afferma White House,  ha messo in chiaro che “gli Stati Uniti e i loro alleati risponderanno con forti misure economiche e di altro genere in caso di escalation militare”.

“Il Presidente – ha sottolineato  la Casa Bianca, ha ribadito il suo – “sostegno alla sovranita’ ucraina e alla sua integrita’ territoriale e che chiesto una de-escalation e un ritorno alla diplomazia”. 

Il Consigliere  per la Sicurezza Nazionale USA, Jake Sullivan, ha dichiarato  che “il Presidente americano Joe Biden non ha fatto alcuna concessione a quello russo Vladimir Putin sulle procedure con cui la Nato decide l’adesione dei suoi membri.


Putin ha chiesto garanzie legali contro l’espansione della Nato ad est – ha detto Sullivan che ha aggiunto che – “Biden è stato diretto e chiaro con Putin e che ha già riferito l’esito del vertice ai leader di Francia, Germania, Italia e Gran Bretagna, mentre giovedì parlerà con il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky”.

Fonti del Cremlino fanno sapere che il Presidente  Vladimir Putin, nel colloquio virtuale con Joe Biden, ha sottolineato che –  “la responsabilità della crisi nei rapporti fra Russia e Occidente non dovrebbe essere addossata sulle spalle della Russia poiché è la Nato che sta facendo pericolosi tentativi di conquistare il territorio ucraino e sta aumentando il suo potenziale militare ai nostri confini“.

Il Presidente russo, utilizzando vari esempi, ha illustrato la linea distruttiva di Kiev volta al completo smantellamento degli accordi di Minsk e degli accordi raggiunti nel “formato Normandia” e ha espresso grave preoccupazione per le azioni provocatorie di Kiev contro il Donbass –  dice ancora Mosca.

Il Cremlino informa che “la parte russa ha proposto di annullare tutte le restrizioni accumulate sul funzionamento delle missioni diplomatiche in Russia e negli Stati Uniti, il che potrebbe anche servire a normalizzare altri aspetti delle relazioni bilaterali”.

Il Cremlino nota che Putin ha sottolineato che – “tutto questo è una conseguenza della linea delle autorità americane, che cinque anni fa hanno iniziato a praticare restrizioni su larga scala, divieti ed espulsioni di massa di diplomatici russi, a cui siamo costretti a reagire in modo speculare“.

Tuttavia, ha aggiunto il Cremlino, “Putin e Biden hanno convenuto d’incaricare i loro rappresentanti di impegnarsi in consultazioni sostanziali sulle questioni delicate affrontate nel corso della loro conversazione, come ad esempio la richiesta di Putin di avere garanzie affidabili sullo stop all’espansione della Nato nell’Europa dell’Est e il dispiegamento di sistemi di armi offensive d’attacco negli stati adiacenti alla Russia“.

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