Violenze a Washington: sparatorie, scene di panico, 8 feriti, 1 bambina deceduta

Durante la partita di baseball sabato sera fra i Washington Nationals e i San Diego Padres, nella capitale statunitense, si sentono una decina di colpi di arma da fuoco fuori dall’impianto sportivo e l’incontro viene immediatamente sospeso e lo stadio evacuato.  La Polizia interviene in tempi stretti e rassicura: “Non c’è alcuna minaccia” ma il  bilancio è di tre feriti. due dei quali  si trovavano in una di due auto coinvolte nella sparatoria, mentre la terza è una donna che era appena uscita dallo stadio e si trovava sul marciapiede.

Sugli spalti scene di panico: gli annunci a lasciare lo stadio hanno causato caos fra il pubblico, che ha cercato immediatamente riparo sentendo risuonare dagli altoparlanti l’allarme di una possibile persona armata. I giocatori in campo si sono ricongiunti con le famiglie presenti e sono stati allontanati.

L’episodio non l’unico di una settimana particolarmente violenta a Washington. Un’altra sparatoria, questa volta venerdì sera, ha infatti causato cinque feriti e una vittima, una bimba di cinque anni. I colpi di arma da fuoco sarebbero partiti da un’auto in movimento. Secondo la Polizia, dietro alla sparatoria ci sarebbe un regolamento di conti tra famiglie per motivi personali. La bambina, soccorsa immediatamente, è stata trasportata subito in ospedale ma ormai era troppo tardi. La Polizia ha annunciato una ricompensa di 60.000 dollari per chi fornirà informazioni sul killer.


La situazione nelle metropoli americane, in questi ultimi anni,  sta degenerando. Il numero degli omicidi nelle grandi metropoli americane lo scorso anno è salito in media del 30% e l’Amministrazione Biden e la Polizia temono che con l’allentamento della restrizioni anti Covid si verifichi un balzo della violenza durante l’estate.

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