Virus Sars-Cov2 muta ma non diventa più contagioso

Lo studio dei genomi virali, prelevati da oltre 46.000 malati di Covid 19 in 99 Paesi del mondo, documenta più di 12.000 mutazioni ma nessuna sembra aver dato un particolare vantaggio evolutivo al Coronavirus. Gli esperti dell’University College di Londra spiegano che continuare il monitoraggio sarà fondamentale anche nei prossimi mesi per poter adattare i futuri vaccini alle eventuali forme mutanti.

I ricercatori avvertono che in questa fase dobbiamo restare vigili perché il vaccino potrebbe aumentare la pressione selettiva sul virus favorendo la comparsa di nuove forme mutanti e dicono: “Siamo convinti che riusciremo a individuarle prontamente in modo da adattare i vaccini per tempo, se necessario”.

L’immunologa Antonella Viola, dell’Università di Padova, sottolinea che: “SarsCov2 è piuttosto stabile: emergono ogni tanto delle varianti, ma per ora quella che si è diffusa da noi è sempre la stessa. I vaccini in studio sono efficaci verso la variante che circola e alcuni in particolare, come quello di Pfizer e Moderna, hanno questa caratteristica: se tra un anno il virus fosse mutato sarebbe facile adattarli”.

Finora sono 12.706 le mutazioni individuate nel genoma di SarsCoV2, indotte per lo più dall’azione del sistema immunitario dell’uomo: di queste, 398 si sono sviluppate in più occasioni e in maniera indipendente. I ricercatori ne hanno esaminate in particolare 185 che durante la pandemia sono comparse almeno tre volte in modo indipendente. Collocandole nell’albero evolutivo del virus, hanno potuto osservare che nessuna di queste ha dato un particolare vantaggio ai virus portatori. Nessuna mutazione ha aumentato la trasmissibilità, neppure la famosa mutazione D614G della proteina Spike.

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