Yemen: ancora violenti scontri con oltre 111 morti nella città di Marib

Nella più assoluta indifferenza e nell’assordante  silenzio della comunità internazionale, la Repubblica dello Yemen è stretta nella morsa della miseria e della guerra civile.  Almeno 111 tra ribelli e forze filogovernative hanno perso la vita negli ultimi giorni nella città yemenita di Marib nel corso di scontri seguiti ad una rinnovata offensiva dei ribelli Huthi contro le Forze lealiste governative. Lo rendono noto fonti vicine al Governo. Da giovedì scorso a oggi, sono morti negli scontri 29 combattenti filogovernativi e almeno 82 ribelli.

Ci sono stati “aspri combattimenti, bombardamenti di artiglieria da entrambe le parti e intensi raid aerei della coalizione“, ha spiegato un funzionario militare, riferendosi alla coalizione militare guidata dai sauditi che sostiene il Governo. Da febbraio gli Huthi hanno intensificato i loro sforzi per impadronirsi di Marib, l’ultima roccaforte del governo nel Nord dello Yemen perchè  la zona riveste una importanza strategica per i numerosi pozzi di petrolio che circondano la città.

Fonti vicine alle Forze governative affermano che gli Houthihanno lanciato attacchi su vari fronti, nel tentativo di avanzare, ma sono stati in larga maggioranza respinti”. Nell’operazione è  intervenuta anche l’aviazione saudita che ha colpito “postazioni nemiche”.

Attraverso il loro canale televisivo al-Masirah i ribelli filo-iraniani hanno accusato l’aviazione del Regno wahhabita di aver sferrato altri 17 attacchi in diverse zone della provincia di Marib dove prosegue l’offensiva Houthi. Alla campagna militare nell’area le milizie ribelli hanno risposto con lanci di missili e l’invio di droni contro obiettivi in territorio saudita, fra i quali vi sono anche pozzi petroliferi. Il sistema di difesa aereo saudita avrebbe intercettato e abbattuto almeno 11 droni provenienti dal territorio yemenita.

Autore:

Redazione

Per informazioni scrivere a: info@tfnews.it