Zona rossa in Umbria, preoccupano le varianti inglese e brasiliana

Brutte notizie per l’Umbria, che già da oggi potrebbe diventare zona rossa. Le due varianti, quella brasiliana e inglese, pare abbiano colpito decine di persone.

Questo si aggiunge all’Rt sopra l’1,14, terapie intensive al 47%, sopra la soglia critica e un’incidenza dei contagi che, nel Perugino, è pari a 273 positivi ogni 100mila abitanti. Tutto questo fa si che la Regione diventi una sorvegliata speciale anche dall’Istituto Superiore di Sanità e Ministero.

Da domenica forse zona rossa

Da domenica l’Umbria, che per adesso è arancione, rischia di macchiarsi di rosso. L’incubo che la variante del Sars Cov 2 sia entrata con prepotenza in Umbria sembra ormai una certezza.

Nell’ultimo mese infatti le restrizioni non hanno prodotto alcun effetto sul contagio, a differenza di quanto era accaduto a dicembre, dove in zona arancione, i ricoveri erano calati del 70 per cento.

Con il modello “Seir”, se non si entrerà in zona rossa ci sarà un picco ad aprile con 600 ricoveri (mai toccato in Umbria) e una stazionarietà del contagio che si avrà solo a giugno.

Con l’entrata in zona rossa il picco dei ricoveri sarà a fine mese con 437 pazienti. E basti pensare che in Umbria 220 positivi avevano già ricevuto almeno la prima dose di vaccino.

Il Direttore regionale alla Sanità, Claudio Dario, ha dichiarato:“E’ una situazione notevolmente attenzionata e monitorata non solo da noi ma anche a livello nazionale e sarà oggetto di ulteriori valutazioni quotidiane e approfondimenti rispetto all’evoluzione. Le valutazioni si faranno, dopo la riunione della cabina di regia nazionale”.

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