Mafia, 9 arresti a Palermo. Ricostruito mandamento Noce/Cruillas

Nove arresti a Palermo per mafia. La Mobile di Palermo e il Servizio Centrale Operativo della Direzione Centrale Anticrimine individua il mandamento Noce/Cruillas. Ricostruito l’organigramma del sodalizio criminale che comprende più famiglie mafiose: Noce, Cruillas, Malaspina e Altarello. Cinque degli arrestati di oggi erano già stati condannati per l’appartenenza a Cosa nostra.

L’indagine ha permesso di documentare l’ascesa al vertice del mandamento Noce/Cruillas. Si tratta di colui che sarebbe ritenuto l’attuale Capo. La sua ascesa ai vertici di Cosa nostra sarebbe già stata favorita, negli anni passati, dai fratelli Lo Piccolo. La sua storia criminale gli avrebbe permesso di riorganizzare e imporre nuove regole all’intero del mandamento.

L’ascesa attraverso l’adozione di nuove regole

In primis delle riunioni con nuovi metodi. Queste sarebbero state registrate dalla Polizia giudiziaria, ma rese riservate ai partecipanti. Questo grazie secondo un collaudato protocollo di riservatezza. Chi deve parlare con i vertici delle famiglie mafiose, cioè, si avvia in lunghe passeggiate lungo le pubbliche vie. Ovviamente senza telefonino.

Fra i personaggi individuati c’è anche colui che avrebbe assunto il controllo della cassa della famiglia acquisendone direttamente la gestione. Il tale viene soprannominato “u vacilieddu”. Quale strategia viene attuata: estorsioni a tappeto e imposizione del pizzo a tutti gli esercizi commerciali. Nessun tipo di attività viene esclusa. Dal negoziante all’ambulante tutti vengono sottoposti al versamento del pizzo. Questa strategia così poco selettiva della famiglia viene criticata da alcuni affiliati. Si genera un malcontento laddove viene mal visto il fatto che vengano coinvolte attività di poco conto.

Estorsioni indiscriminate e controllo capillare del territorio

Le estorsioni a tappeto sono riflesso dell’intenzione del mandamento di un controllo del territorio in modo capillare. Nulla sfugge alle famiglie, nemmeno il furto di un’auto o in un’abitazione. Il più piccolo dei ladri deve rispondere di qualsiasi azione sul territorio: affiliarsi o peggio.

Infine, una regola selettiva per l’ingresso nel sodalizio. Non sarebbe consentita l’affiliazione di soggetti imparentati con persone appartenenti alle Forze dell’Ordine. Un’eccezione sarebbe stata fatta per il Capo famiglia della Noce che infatti non riesce a ricoprire una gerarchia criminale più alta. Motivo che tra l’altro lo spinge a troncare ogni rapporto con la sua famiglia, genitori compresi.


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Redazione

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