Crisanti: “Quanti morti di Covid-19 siamo disposti a tollerare?

Esprime le sue perplessità sull’allentamento delle misure anti-contagio il virologo Andrea Crisanti, direttore del Dipartimento di medicina molecolare dell’università di Padova. “I numeri non giustificano le decisioni del Governo” dice Crisanti “Quanti morti di Covid-19 siamo disposti a tollerare? Vorrei capire cosa è stato calcolato e ragionato”. 

Secondo Crisanti: Bisognerebbe rimandare tutto a giugno, ma non è una mia opinione, ma di chiunque si basi sui dati. Sento parlare di rischio calcolato, ma come? Di calcolato vedo ben poco e il vero rischio è giocarci l’estate. Allora diciamolo chiaramente, la scommessa è riaprire ora per vedere se a giugno dobbiamo richiudere tutto. Riaprire ad aprile è una stupidaggine epocale“.

L’esperto sottolinea: “Purtroppo ci sono decisioni che hanno conseguenze. Penso alle leggerezze dell’estate scorsa, ma anche a quelle attuali. Il futuro lo si scrive in base alle decisioni che si prendono. Non bisogna sottovalutare l’impatto delle varianti e sopravvalutare l’effetto del clima estivo”.

Crisanti attacca il Governo dicendo:Siamo governati da persone che non hanno gli strumenti conoscitivi giusti. Quanto al Cts, nel primo Comitato tecnico scientifico per l’emergenza Covid-19 non c’erano persone competenti, nel secondo i competenti sono in minoranza”.

Il virologo afferma che in questo momento in Italia si contano ancora sui 15mila contagi al giorno e aggiunge: “non si vaccina con alti livelli di trasmissione, è un azzardo biologico. In questo modo si dà al virus l’opportunità di mutare. Bisogna adottare il modello inglese, che ha accelerato con la campagna vaccinale quando i contatti tra i cittadini erano ridotti”.

Crisanti esprime anche il suo parere sui vaccini a vettore virale: “Questi si basano tutti sullo stesso principio, quindi avranno gli stessi effetti collaterali. Inoltre non riescono ad essere aggiornati per proteggere dalle varianti. Se il virus non variasse andrebbero benissimo”. Aggiunge l’esperto:Questi vaccini al terzo, quarto richiamo diminuiscono di efficacia“.

 

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